SM RELIVE/ Montella: “Pasalic merita il campo e Mati ha una voglia matta di rientrare. Domani ci sarà qualche sorpresa…”

Dal nostro inviato a Milanello, Daniele Castagna.

Dopo la pesante sconfitta di Marassi, rimediata nel turno infrasettimanale contro il Genoa, torna a parlare in conferenza stampa Vincenzo Montella, alla vigilia di Milan-Pescara. Di seguito le sue parole

LA CONFERENZA STAMPA IN PILLOLE

12.40 – Finisce la conferenza stampa.

Su Bacca: “Ho sentito troppe volte, anche nella mia carriera, che un attaccante gioca bene o appare ma non segna. Un attaccante deve segnare… Tutti vorremmo un attaccante sempre partecipe al gioco ed elegante, ma se non segna piacerà sempre meno. Io Bacca lo voglio sempre: non si può segnare sempre ma lo sa fare bene. E in campo si sta dando da fare

Su Bertolacci: “E’ tornato a Milanello, settimana prossima avrà un nuovo esame strumentale e quindi vedremo

Sulla formazione: “Anticipazioni di formazioni non ne dò. Lapadula sta facendo bene: è difficile per lui, come per Luiz Adriano, esprimersi in base al modulo ed è colpa mia. Zapata? Io alleno i giocatori, non i nomi, chi mi dà più garanzie scende in campo

Sull’atteggiamento: “Quello che mi è piaciuto particolarmente martedì è stato lo spirito dopo l’espulsione. Prima siamo stati sufficiente, poi ancora meglio e questo fa la differenza. Anche se non sempre vinci

Sul rigore su Locatelli: “Dal campo mi sembrava netto, anche se fuori area. Invece era in area. Lo accetto, l’errore ci sta e non mi sono arrabbiato. Non credo proprio che il non fischio sia dipeso dalle polemiche post-Sassuolo, di Squinzi in particolare

Su qualche possibile sorpresa di formazione: ” Probabilmente sì (ride, ndr)… Ma non le sa nemmeno la squadra, quindi non potete saperlo

Ancora su Marassi: “Lo spirito di Genova mi è piaciuto, ma dovrà durare per tutta la partita. Poi la qualità può essere altalenante, ma l’importante è la mentalità e l’unione di squadra

Sull’assenza di Paletta: “E’ diventato ed è un giocatore importante, ma il Milan dovrà essere bravo e capace a farne anche a meno. Probabilmente giocherà Gomez al suo posto

Sulla competività della rosa: “Il mio compito è portare avanti più giocatori possibili, perché sono una risorsa della società. Avendo scelto un modulo con una sola punta centrale, difficilmente riesci a portare avanti tutti perché qualcuno lo scontenti per forza e non riesci a motivarlo: sono in 3 per una maglia. Sosa ha fatto due ottime partite quando ha giocato, crescendo nella condizione, poi c’è stata l’esplosione di Locatelli e questo l’ha un po’ pagato. Ma sono certo che diventerà una risorsa. Non ci sono altre situazioni: Vangioni appena ha ritrovato la condizione, dopo l’infortunio, si è rifatto male, Pasalic sta ad un buon livello e sta dimostrando di avere qualità importanti. Pasalic, se potessi, io lo prenderei. Non sarebbe un regalo farlo giocare, forse lo meriterebbe: la mia intenzione è quello di inserirlo. Lui è un centrocampista di inserimento, molto potente e di gamba: è una mezzala, più o meno un ruolo dietro la punta. Sta acquisendo fiducia

Sugli arbitri: “Abbiamo dimostrato, io compreso, di accettare serenamente queste decisioni. Ci sono tanti episodi al limite, in ogni caso scontenti qualcuno e a volte l’errore viene ingigantito. Abbiamo subito torti e ottenuto favori, non credo che alla fine tutti si compensi, dipende, ma siamo sereni

Sui valori delle altre squadre: “La mia classifica in base al gioco? Penso che rispecchi la posizione in base ai punti. A me piace come gioca la Samp, il Napoli, anche se l’anno scorso c’era più armonia, il Pescara. Sembrerà opportunistico ma non è così. Probabilmente il Sassuolo gioca meglio del Milan. Alla fine, per il 98% dei casi la classifica è corretta rispecchiando prestazioni e valori in campo. Se prendi un palo non vinci, vuol dire che in quel momento non è stato bravo a segnare

Su Verratti: “Penso alla squadra che ho, non al mercato. Posso dire che quando era alla Fiorentina, eravamo ad un passo da lui: sembrava una questione di dettagli, poi è andato al PSG perché ha offerto di più. Ce ne sono anche altri bravissimi nello stesso reparto e nella stessa squadra

Sul turnover: “Discorso ampio, non basterebbe una conferenza. Un allenatore ha il compito di portare avanti i principi e i valori di una squadra, che passa dai singoli. Facendo giocare gli stessi giocatori, sempre, ha dei vantaggi, ma secondo me alla lunga la paghi perché non puoi permetterti di lasciar perdere il resto della squadra. Invece vanno migliorati più giocatori a disposizione possibili

Ancora sul Pescara: “Pensiamo a batterli. Veniamo da una sconfitta, con qualche errore ma anche proponendo un ottimi calcio in base ai nostri standard: ora dobbiamo spendere tutte le energie per il Pescara. Pensiamo al futuro, non al passato o alle cose negative. Dovremo giocare con la solita leggerezza, mettendo però qualcosa di più, mettendo in campo quell’anima che ci permette di ottenere qualche punto in più

Sulla rosa limitata: “La rosa è questa, dovremo lavorare al massimo e cercare di migliorare più giocatori possibili

Sulle critiche: ” Tutto viene rapportato al risultato finale, ci sta: un allenatore deve accettarle e magari capire, se d’accordo. Il Milan non ha fatto così male. Quando perdi, i giocatori che non giocano sono sempre quelli più forti…

Sugli infortunati:Non abbiamo recuperato alcun infortunato. Mati ha una voglia smisurata di rientrare, la tentazione c’è ma è ancora presto. Zapata deve ritrovare il ritmo negli allenamenti, sta meglio e sta crescendo: dopo la sosta sarà sicuramente ancora più in forma

Sulla gara di domani: “Ci vorranno attenzione e pazienza, velocità con e senza palla, aggressività e imprevedibilità. Abbiamo qualità tecniche superiori, dimostriamolo. Domani sarà difficile se non faremo le cose al 100%, il Pescara è una delle squadre migliori fra le medio-basse: gioca bene, ci vorrà la migliore interpretazione”.

 Sul momento: “Abbiamo assorbito bene il ko col Genoa, ci sta perdere e il 3-0 è stato eccessivo. A volte non abbiamo fatto, a volte siamo stati sufficienti: ma al Milan la sufficienza non basta e l’abbiamo pagato sulla nostra pelle“.

12.05 – Inizia la conferenza stampa

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