L’otto volante di emozioni che Milan e Sassuolo hanno messo in piedi nel match dell’ultima giornata di Serie A prima della sosta per le nazionali ci riporta un Milan mai così forte mentalmente e mai così deciso a portare a casa una vittoria che sembrava ormai irrimediabilmente persa. E se nelle luci di San Siro splende ancora più forte la stella di Locatelli, qualche punto di buio lo abbiamo potuto notare anche tra i rossoneri.
Lasciando da parte Riccardo Montolivo, capro espiatorio di un discorso ampiamente commentato da media, addetti ai lavori e tifosi da bar, ci sono almeno altri tre giocatori artefici di una prestazione insufficiente. In primis Ignazio Abate: dopo l’ennesima diagonale sbagliata sul gol di Perica dell’Udinese e la conseguente esclusione in favore di Calabria, ci si aspettava una gara da trascinatore contro i nero-verdi. Invece, poca corsa, poche soluzioni offerte al gioco offensivo e ancora grandi lacune in difesa, come ha ben evidenziato l’errore sul primo gol del Sassuolo. Recuperare ora il posto su Calabria sembra cosa ardua e Montella, che già sembrava deciso sul passaggio di consegne, ha avuto delle ulteriori conferme alle sue intenzioni. Sempre in difesa emerge negativamente la prestazione di Gustavo Gomez. Il paraguayano scalpita per una maglia che Paletta e Romagnoli, al netto di guai fisici, si tengono ben salda sulle spalle. Col Sassuolo ha mostrato evidenti deficit d’attenzione e un uno contro uno difensivo di scarso livello: sul primo e sul terzo gol prima Politano e poi Pellegrini lo saltano con troppa facilità in mezzo all’area e questo è inaccettabile per un giocatore che deve ancora dimostrare molto.
This post was last modified on 6 Ottobre 2016 - 00:11