Un nodo molto delicato quella che dovrà sciogliersi in casa Sampdoria e che fissa una spada di Damocle che pende sul futuro del club. Come scrive e conferma oggi il Secolo XIX, sulla carica da presidente di Massimo Ferrero incombe la decisione della sezione consultiva della Corte Federale D’Appello della Figc dello scorso 22 febbraio. Il presidente Tavecchio voleva chiarimenti sull’equiparazione o meno del patteggiamento alla condanna vera e propria a margine del Crac Linvingston, in riferimento ai “requisiti di onorabilità” richiesti per ricoprire cariche societarie.
Entro fine anno o inizio del 2017, arriverà la decisione della Cassazione che potrebbe così costringere Ferrero a non essere più il presidente della Sampdoria. L’alternativa però è già decisa: cedere la carica ad un personaggio d’impatto, di forte immagine e legato ai colori blucerchiati. In pole position Gianluca Vialli, seguito da Francesca Mantovan, con il primo nettamente favorito ma che ha sempre rifiutato cariche societarie.
a decisione spetterà a chi detiene le quote di maggioranza, che fanno capo sempre alla famiglia Ferrero: si tratta della Holding Max che appartiene all’80% alla figlia del presidente, Vanessa, al 15,24% al nipote Giorgio e da pochi mesi per il 4,76% a Unione Fiduciaria con sede a Milano. L’Avvocato del patron, Romei, non smentisce la soluzione Vialli: “Nell’ipotesi in cui realmente fosse confermato l’impedimento a Ferrero di conservare la carica, cercheremo di mettere in quella posizione la figura più rappresentativa“, aprendo così uno scenario davvero “romantico”.