Il giochino al rialzo magari è solo mediatico, però dovremo abituarci: il nome di Romagnoli, da qui alla prossima estate, finirà parecchi nei pensieri di tabloid e tv inglesi. Sembra che il Chelsea sia disposto ad offrire 50-55 milioni, si vedrà. Per adesso rimangono validi e reali, assicura La Gazzetta dello Sport, i 40 che il Milan ha rifiutato agli sgoccioli dello scorso mercato (agosto), con tanto di inconsueto comunicato sul sito. Una presa di posizione ufficiale: Alessio è al centro del progetto e non si tocca.
Giovane e bravo. Questa stagione sta consegnando un giocatore che finalmente ha maggiore continuità di rendimento. Il difensore conosce bene i propri limiti, ma forse non è a conoscenza di un dato che ha dell’incredibile se pensiamo al ruolo che ricopre: non ha ancora commesso un fallo di gioco, inteso come una scorrettezza su un avversario. Sì, zero in sette gare (630′ totali), solo al comando in questa speciale classifica dell’intero campionato. La pulizia degli interventi, comunque, non è sempre sinonimo di sicurezza. Della serie: quando ci vuole ci vuole. In effetti qualche volta sarebbe stato il caso di usare le maniere forti, ma l’ex Roma si fida molto del suo senso della posizione e dei tempi di gioco. Troppo, a volte. Solo 3 i provvedimenti a carico: fallo di mano con il Napoli e ammonizione (il gol del 4-2 di Callejon) e due fuorigioco. Il resto è filato via liscio ed è una differenza sostanziale rispetto all’anno d’esordio (era 101°).
Verrebbe da chiedersi se Romagnoli, stasera, riuscirà a fermare Higuain e Dybala senza commettere falli. Servirebbe un miracolo, o meglio un grandissima prova di reparto con il compagno Paletta. Buonissima la sintonia accumulata finora, impiegati sempre in coppia e adesso solidi ed efficaci. Insieme, ecco la differenza. Onda d’urto argentina in arrivo, il consiglio è di sporcarsi le mani: perché essere immacolato è una curiosità, non proprio un vanto.