I nuovi acquisti, tranne rare eccezioni come Gustavo Gomez, Sosa e Lapadula che hanno giocato qualche minuto, gli altri non hanno ancora visto il campo. E l’elemento che stuzzica di più la curiosità dei tifosi, con tutto il rispetto per Vangioni, è Pasalic.
Forse perché è stato presentato come l’elemento di qualità per la mediana, forse perché è un giovane che prometteva tantissimo quando è stato preso dal Chelsea, forse perché dopo anni aridi ci si aggrappa a qualcuno fa dell’inventiva la sua caratteristica primaria ma non bisogna ossessionarsi dalla sua assenza sul campo. Finora però zero minuti concessi da Montella, ma il caso Pasalic non esiste, o comunque se sussiste è l’ultimo dei problemi di questo Milan. Il ragazzo classe ’95 è arrivato negli ultimi giorni di mercato, ultimo di una lista di obiettivi sfumati, è arrivato gratis in prestito gratuito e a giugno con tutta probabilità tornerà da Conte.
Il centrocampo in questo momento offrono affidabilità e compattezza e col giovane Locatelli in rampa di lancio le zero chances concesse a Pasalic non sembrano rappresentare un problema per l’aeroplanino. Adesso, con il grave infortunio a Montolivo la concorrenza si riduce ma Mario non è un regista e quindi difficilmente andrà a occupare quella zona di campo. Piuttosto è da chiedersi perché il Principito dopo le prime occasioni si è risieduto in panchina, perché Gustavo Gomez non ha convinto contro Napoli o Sassuolo o perché Lapadula è stato scavalcato da Luiz Adriano come primo cambio offensivo. Tra i nuovi, Pasalic e le sue zero presenze sono una curiostà lecita per i tifosi ma che non deve destare particolari preoccupazioni. Il campo lo vedrà, avrà la possibilità di mettersi in mostra, il quando e il come lo deciderà il mister, senza ansie e senza fretta.