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Editoriale

È Suso l’intoccabile di Montella. E su Maldini…

Senza Berardi (e Bonera), non sarà il Milan-Sassuolo di sempre. E menomale, perché i più recenti precedenti sono abbastanza drammatici – 4 ko su sei in campionato – e hanno spesso compromesso diverse stagioni: l’esonero di Allegri, il doppio addio all’Europa League (Seedorf e Mihajlovic), il crollo di Inzaghi. Montella ha deciso di affrontare a viso aperto un avversario rompiscatole nella sua comodissima capacità di far male al Diavolo. Nessuna parola di circostanza, una sola frase forte: “Sarà una gara decisiva per me“. Coraggio e anche rischi, in caso di nuovo scherzetto dell’amico-fratello Di Francesco.

Troppo importante batterlo. Troppo importante vincere dopo i 7 punti con Samp, Lazio e Fiorentina e prima della seconda sosta per le Nazionali. I rossoneri sono in condizioni fisiche più che sufficienti e in questo periodo difficilmente recupereranno Mati Fernandez e Bertolacci (Antonelli sì), dunque una pausa senza bottino pieno – o peggio – darebbe fastidio e basta, bloccando le speranze e rischiando di accendere polemiche esagerate o casi inesistenti. Roba da San Siro, insomma. Tra Bacca alla ricerca del gol, Abate rispolverato e Montolivo alla riscossa, uno dei temi più interessanti della conferenza di vigilia ha riguarda Honda. L’allenatore ha spiegato di essere al lavoro per testarne il rendimento come attaccante esterno di sinistra, quindi opposto rispetto alla fascia classica e “al posto d Niang”; oggi di Luiz Adriano. Un modo per confermare il suo grado di riserva piena, fin qui ha giocato la miseria di 18′, non proprio il massimo. Così, indirettamente, si scopre che Suso, proprio l’impari compagno di reparto, rischia positivamente di rappresentare uno degli unici davvero intoccabili dell’Aeroplanino, al momento più di M’Baye, a sorpresa in panchina, e di Bacca.

A livello societario, SpazioMilan ribadisce la volontà di Fassone di proporre un ruolo pienamente operativo allabandiera” che presto dovrebbe fare il proprio ingresso in società, affiancando lo stesso e prossimo a.d. e d.g. del Milan cinese e il d.s. Mirabelli nella Triade sportiva. Né uomo-immagine né ambasciatore, Paolo Maldini avrebbe spazio e potere di decidere ai massimi livelli o quasi. Paolo Maldini perché è il prescelto: di fatto non esistono ballottaggi, o meglio esisteranno in caso di rifiuto da parte dell’ex Capitano.

This post was last modified on 2 Ottobre 2016 - 11:09

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redazione