Rispetto alla squadra allenata da Sinisa Mihajlovic, e poi traghettata fino a termine della stagione da Brocchi, infatti, l’ex allenatore di Fiorentina e Sampdoria, può contare almeno su due o tre innesti che stanno facendo la differenza. Tralasciando per un attimo il discorso sul mercato e sui vari Vangioni, Pasalic, Sosa, Gustavo gomez e Mati Fernandez che, o si sono visti pochissimo o per nulla proprio, il Milan attuale può contare su Gabriel Paletta, Suso e Gianluca Lapadula. Il primo è tornato alla base dopo la stagione in prestito all’Atalanta e sta ricoprendo il ruolo che l’anno passato fu di Alex. Il brasiliano non fece malissimo, ma questo Paletta sta facendo ancora meglio. Sta dando sicurezza ad un reparto che, Sassuolo a parte, nelle ultime giornate ha subito solo il gol su punizione di Birsa e sta formando con Romagnoli una coppia difensiva davvero affidabile con un’intesa che cresce di partita in partita.
Stesso discorso vale per Suso. Lo spagnolo, dopo i sei mesi di prestito al Genoa, è tornato a Milanello e ha giocato tutte le partite di questo inizio di stagione e sempre da titolare. Montella si sta fidando ciecamente e lui lo sta ripagando con prestazioni sempre all’altezza. Discorso diverso si può fare per Lapadula. Fin qui ha giocato solo due partite da titolare, ma si è sempre fatto trovare pronto, non ha mai polemizzato o creato problemi ed ogni volta che è entrato ha fatto il suo, con grinta, cattiveria e la voglia giusta. Un bel vantaggio per il Mister che può contare su una valida alternativa a Carlos Bacca, ma anche per il colombiano stesso che sa di non poter sbagliare un colpo e tiene sempre altissima l’asticella della concentrazione. Anche qui, la differenza tra i due sopracitati e i vari Balotelli, Boateng, Cerci, Honda o Luiz Adriano è netta e si vede tutta.
This post was last modified on 19 Ottobre 2016 - 09:35