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Rassegna Stampa

Il Milan di Montella è d’attacco: più gol e cinismo del 2015, ma in difesa…

Il Milan non sarà un concentrato di creatività, però nel bilancio delle prime 10 giornate batte tutti per spietatezza. Il suo uomo-copertina non a caso è Bacca, che non calcia a giro all’incrocio ma trasforma in oro quello che la formazione produce: ha il 46% di realizzazione, ovvero 6 gol su 13 tiri. Un classico.

I rossoneri a metà settimana hanno bocciato un numero 10 (Honda) e scoperto di essere una squadra più cinica rispetto alla scorsa stagione. I rossoneri ora sono quarti, non ottavi, anche se le squadre si somigliano. Qual è stata l’idea migliore di Montella? Usare il lavoro di Mihajlovic (e Brocchi) per costruire un gruppo solido e quadrato, spiega La Gazzetta dello Sport. Non tanto possesso né gioco, ma attenzione e capacità di capitalizzare un vantaggio: il baricentro si è leggermente abbassato, da 51.1 a 49.3 metri, e il recupero della sfera si è sorprendentemente avvicinato alla propria porta. In attacco sono saliti i numeri di filtranti e scesi i cross, sinonimo di volontà di manovrare con azioni avvolgenti soprattutto grazie alla differenza fatta da Niang e Suso di muoversi fra le linee, puntare l’avversario e creare spazi. Paradossalmente il Diavolo ha perso l’ultimo passaggio, arriva meno in area ma sfrutta di più le occasioni: più conclusioni (+12%) e in particolare più gol (+1.2 di media). E così i punti passano da 16 a 19 proprio perché i singoli hanno spaccato diverse partite: Bacca con la Samp, Kucka e Niang col Chievo, Locatelli con la Juve. Il gruppo di Montella fa 20 gol su 100 tentativi, quello di Mihajlovic si fermava a 11. Insomma, Vincenzo batte Sinisa e non di poco.

La fase difensiva, però, ha statistiche peggiori. Non è questioni di reti subite, ma di atteggiamento. Subisce comunque maggiormente, 108 calci verso Donnarumma rispetto agli 81 del 2015-2016, e non è una bella notizia. Però i lavori sono in corso e i passi in avanti già notevoli: da Napoli a Genova, 7 gol presi in 2 gare ma prestazioni e problemi molto diversi (in positivo). Anche da qui sono arrivati segnali incoraggianti, se no non si spiegano le 3 vittorie di fila. Bacca ha abbassato i dati chiave: suggerimenti, chance create, sponde e dribbling, in generale meno coinvolto; Kucka si è rafforzato notevolmente, più impiegato e raffinato tecnicamente nonostante una somma ridotta (dal 91 al 63%) di contrasti vinti; Luiz Adriano è scomparso. Poi, per fortuna, il calcio supera i numeri e vive di persone. E il Milan di Montella si fonda su Donnarumma e Locatelli.

This post was last modified on 28 Ottobre 2016 - 15:26

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redazione