Il Milan non sarà un concentrato di creatività, però nel bilancio delle prime 10 giornate batte tutti per spietatezza. Il suo uomo-copertina non a caso è Bacca, che non calcia a giro all’incrocio ma trasforma in oro quello che la formazione produce: ha il 46% di realizzazione, ovvero 6 gol su 13 tiri. Un classico.
I rossoneri a metà settimana hanno bocciato un numero 10 (Honda) e scoperto di essere una squadra più cinica rispetto alla scorsa stagione. I rossoneri ora sono quarti, non ottavi, anche se le squadre si somigliano. Qual è stata l’idea migliore di Montella? Usare il lavoro di Mihajlovic (e Brocchi) per costruire un gruppo solido e quadrato, spiega La Gazzetta dello Sport. Non tanto possesso né gioco, ma attenzione e capacità di capitalizzare un vantaggio: il baricentro si è leggermente abbassato, da 51.1 a 49.3 metri, e il recupero della sfera si è sorprendentemente avvicinato alla propria porta. In attacco sono saliti i numeri di filtranti e scesi i cross, sinonimo di volontà di manovrare con azioni avvolgenti soprattutto grazie alla differenza fatta da Niang e Suso di muoversi fra le linee, puntare l’avversario e creare spazi. Paradossalmente il Diavolo ha perso l’ultimo passaggio, arriva meno in area ma sfrutta di più le occasioni: più conclusioni (+12%) e in particolare più gol (+1.2 di media). E così i punti passano da 16 a 19 proprio perché i singoli hanno spaccato diverse partite: Bacca con la Samp, Kucka e Niang col Chievo, Locatelli con la Juve. Il gruppo di Montella fa 20 gol su 100 tentativi, quello di Mihajlovic si fermava a 11. Insomma, Vincenzo batte Sinisa e non di poco.
This post was last modified on 28 Ottobre 2016 - 15:26