Juve: Dybala mina vagante, fase difensiva ok. Problemi in mediana e sulla destra

Stasera, in occasione del big match valido per il secondo anticipo della nona giornata di campionato, il Milan di Vincenzo Montella ospiterà la Juventus di Massimiliano Allegri. I bianconeri, campioni d’Italia in carica, si trovano in cima alla classifica di Serie A e sono reduci da un’importante vittoria in Champions League, ma sono una compagine tutt’altro che imbattibile. La Vecchia Signora, se affrontata con grinta, intelligenza e con una fase di copertura all’altezza della situazione, può infatti palesare alcuni limiti e andare in difficoltà.

Punti di forza: la fase difensiva; la coppia d’attacco.
Il primo posto dei bianconeri, nel campionato in corso e durante l’annata 2015/2016, è in gran parte dovuto al lavoro di Allegri, che è riuscito a fare rendere al meglio gli uomini a propria disposizione e a proporre una fase difensiva talmente efficace da permettere alla retroguardia di mettere in luce tutte le proprie caratteristiche migliori e di esprimersi al meglio e da fare in modo che la Juventus non soffrisse tra le linee e in mediana e concedesse poche palle gol. Inoltre, sulla corsia di sinistra, i piemontesi possono infatti godere della spinta di Alex Sandro, esterno abile nell’uno contro uno e nella fase offensiva. Infine, là davanti, la Vecchia Signora può contare su una coppia d’attacco stratosferica. Mentre Dybala è una punta mobile, rapida, abile nello stretto, dotata di qualità tecniche, personalità, propensione al dribbling e all’azione personale e capace di sfruttare al meglio le seconde palle, Higuain, pur evidenziando una condizione fisica non ancora ottimale, è un centravanti dotato di senso del gol ed è capace di svolgere il lavoro sporco e fare salire la squadra.

Punti deboli: la fascia destra; la tenuta del centrocampo.
Sulla corsia di destra, Dani Alves, arrivato dal Barcellona a parametro zero, non garantisce stabilità e continuità. Il laterale brasiliano, pur presentando un bel tocco di palla, risulta impreciso in fase propositiva e manifesta gravi lacune in fase difensiva. L’ex difensore esterno blaugrana, quando puntato, viene spesso superato con facilità e concede ampi spazi. Anche la linea mediana palesa alcuni problemi. Pur disponendo di senso del gioco, senso della posizione, intelligenza tattica e doti balistiche, Pjanic, Hernanes e Khedira presentano uno stato di forma a dir poco rivedibile, non sono dinamici, recuperano pochi palloni, non sempre interdicono a dovere, faticano ad avere la meglio nei contrasti e a garantire il filtro richiesto.

Giocatore chiave: Paulo Dybala.
Attaccante in possesso di tecnica, mobilità, cambio di passo, rapidità nello stretto, concretezza, imprevedibilità, propensione alla conclusione e all’azione personale, l’argentino rappresenta l’arma in più a disposizione di Allegri. Dalle sue giocate, specie se avesse qualche varco di troppo a propria disposizione, potrebbe dipendere l’esito dell’incontro.

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