A 107 anni di distanza, dopo il nemmeno famoso Mr. Albert Edwards e soprattutto se closing sarà, il Milan potrebbe tornare ad avere un presidente straniero, all’interno di un CdA italo-cinese; di più, precisamente composto da 4 membri italiani e 4 cinesi. Sino-Europe, in questi giorni, sta prendendo delle decisioni e la più curiosa riguarda proprio il prossimo numero uno del club.
La cordata, riferisce La Gazzetta dello Sport, pensa sì a un nome italiano, ma in particolare all’ipotesi concreta di affidare la carica a Yonghong Li o Han Li. Era nell’aria, però dopo 30 anni di dominio di Silvio Berlusconi fa un certo effetto. Yonghong Li, uomo di finanza, è la figura centrale di Sino-Europe, la persona che sta tentando di riunire i finanziatori per l’acquisto del Diavolo. Han Li, invece, è il suo braccio destro, il direttore esecutivo, il manager che ha incontrato Paolo Maldini. Lui, insieme a Fassone, dovrebbe essere il tramite principale fra squadra e una proprietà frazionata, con azionisti che inevitabilmente seguiranno le vicende direttamente in Cina. Tornando al CdA, nei piani sarà composto da 9 elementi, i 4 + 4 di prima più il presidente: un gruppo compatto per gestire le strategie di maggiore importanza e delicatezza. Tra loro, ovviamente, l’ad e dg Fassone, poi resta ancora difficile capire chi saranno i profili made in Italy; anche se indiscrezioni raccontano di uomini legati a grandi aziende nostrane, alcuni di nota fede milanista. Una cooperazione certo non semplice, una mossa che colpisce: il Milan verrà comprato con fondi cinesi e i compratori poi si affideranno niente meno che per il 50% a un board azzurro.
This post was last modified on 11 Ottobre 2016 - 17:23