Il calcio si diverte ad essere inconoscibile, mai fermo sulle proprie posizioni, in continuo movimento e alla ricerca inarrestabile di novità. Ciò che oggi sembra nuovo, domani è già digerito e, spesso, dimenticato. In questa spiacevole lista, rischia di fare il proprio costoso ingresso (9 milioni) Gianluca Lapadula, bomber abbandonato alla panchina rossonera. La storia del capocannoniere della scorsa serie B è nota a tutti: stagione da protagonista indiscusso, asta tra big di Serie A, Milan sorprendentemente vincente. Tra il calore dei tifosi ed i tanti reporter presenti alla Madonnina, Gianluca arriva a Milano con la sicurezza di essere un futuro titolare, data l’imminente partenza di Carlos Bacca destinazione Londra. Il colombiano però resta a Milanello, per l’italoperuviano cambia la storia sportiva ma non manca la chance da titolare, e qui qualcosa va storto.
Il caso resta bizzarro, quantomeno particolare per non utilizzare termini più eclatanti. Non tanto per ciò che è successo dal suo arrivo al Milan, bensì per la serie di eventi successivi all’esordio dal primo minuto. Sospinto dalle richieste dei tifosi e da un momento grigio del numero 70, Gianluca si ritrova al centro dell’attacco nella delicata trasferta di Genova. Un impatto discreto a livello di impegno e grinta, una rete mancata malamente ed ecco la sostituzione che cancella tutto: Carlos subentra e spacca la partita, vincendola praticamente da solo. Da quel preciso istante, scandito dall’abbraccio con il compagno, il rumoroso silenzio di 270′ senza essere considerato. Anzi.
Lapadula perde velocemente posizioni nella griglia delle punte, venendo scavalcato da tutte le alternative possibili. Non solo Niang in caso di attacco a due, ma anche da Luiz Adriano, rispolverato dopo mesi di naftalina. Data per intoccabile la posizione di Carlos Bacca, il nativo di Torino si è ritrovato in fondo alla classifica, ultimo nei pensieri dell’aeroplanino, come dimostrano i recenti impegni del Diavolo. Nella trasferta di Firenze e nella rincorsa pazza contro il Sassuolo, con una squadra in evidente necessità di uomini offensivi, Lapagol ha dovuto assistere alle imprese dei propri compagni, senza poter fornire contributo. Non un segnale eccellente per una prima punta come lui. Il ragazzo però non si abbatte, e ai microfoni di Milan Tv commenta così la vicenda: “Sicuramente, le lezioni negative insegnano molto più di quelle positive. Ora, sto trovando poco spazio, ma sono sicuro che questa situazione mi darà ancora più stimoli e più voglia di dare il massimo. Contro il Chiasso sarà un esame importante, la vedo come un’occasione da sfruttare”.