Mai come oggi, dagli anni ’90 in poi, il Milan può dire di avere un tesoro in casa. Dalla squadra “vecchia” degli anni scorsi alla squadra con il vivaio quasi incorporato di adesso: il passo è stato improvviso e sorprendente, non casuale. Montella non solo può contare su uno zoccolo italiano, ma anche puntare su giovani Under-21 come punto di forza del presente. E di domani. Grazie al recente e scrupoloso lavoro del vivaio, i rossoneri sono riusciti a far sbocciare 3 promesse: costate complessivamente non più di 300.000 euro, ora valgono più di 70 milioni.
In ogni reparto c’è un talento nato dopo il 1994, già protagonista nel vero Milan. Semplice parlare di Donnarumma, il simbolo perfetto e il potenziale migliore da mettere in mostra. Colonna portante del Milan, piano piano anche della Nazionale maggiore: merito della società di via Aldo Rossi e di Mihajlovic, bravo e coraggioso ad averlo lanciato il 25 ottobre 2015 a San Siro, preferendolo a Diego Lopez e al totem Abbiati. Con quella scelta, salvo “scherzi” del suo agente Mino Raiola, la porta dovrebbe essere a posto per i prossimi 20 anni. Prezzo del cartellino: più di 60 milioni, per Tuttosport. Fino all’esordio, invece, ne vale 2-3 dopo le ottime prestazioni nelle giovanili rossonere e azzurre. Ancora meno costosi Calabria e Locatelli: il terzino, allora, vantava solo 4 presenze in Prima squadra, il secondo era ancora in Primavera, famoso per i complimenti di Berlusconi a Milanello. Davide è sempre più stimato da Montella e sta mettendo a serio rischio la titolarità di Abate; Manuel è sempre subentrato nelle ultime 4 gare e il destino ha voluto che segnasse un gol meraviglioso nel rocambolesco 4-3 col Sassuolo. In molti lo vogliono al posto di Montolivo, l’allenatore predica pazienza ma il progetto c’è.
This post was last modified on 6 Ottobre 2016 - 15:13