Gianfilippo Felicioli, esterno classe ’97, al momento all’Ascoli, ma di proprietà del Milan, ha parlato ai microfoni di Calciomercato.com:
“Ad Ascoli mi sto trovando molto bene: abbiamo un gruppo molto affiatato, con tanta voglia di lavorare, e migliorare. Purtroppo, non stiamo attraversando un bel periodo, ma siamo convinti che ne usciremo tutti insieme. Ascoli è una città molto più tranquilla rispetto a Milano ed è anche molto bella e accogliente. Per quanto riguarda il salto di categoria, è normale che qualche difficoltà ci sia stata, la differenza fra una squadra Primavera e una prima squadra è grande, ma mi sto impegnando e sto lavorando per migliorare giorno dopo giorno. Locatelli? E’ bellissimo vederlo protagonista in una società importante come il Milan, si sta meritando tutto e spero che continui su questa strada e che possa diventare una bandiera del club. Fuori dal campo, è un ragazzo bilanciato e molto tranquillo, professionalmente, impeccabile. Calabria? Con lui, ho sempre avuto un bellissimo rapporto, l’ho sentito qualche volta, credo che anche lui stia facendo molto bene e, come per Locatelli, spero che anche continui così: ha tutte le carte in regola per diventare uno tra i terzini più forti del nostro campionato. Un episodio no ci può stare, ma la grande umiltà e passione che ha per questo sport lo aiuteranno, senza dubbio. Il segreto di Donnarumma? Ha una grande forza mentale e doti fuori dal comune“.
E ancora: “Se io possa tornare al Milan? Queste sono decisioni che prenderà la società, io devo solo pensare a fare bene con l’Ascoli. Poi, in futuro, si vedrà. Se io abbia mai parlato con Montella? Non ci siamo mai parlati: la mia cessione in prestito è stata precedente al suo arrivo a Milanello. Il mio giocatore preferito? Ho sempre seguito con grande interesse Bale, soprattutto, quando giocava da terzino nel Tottenham: è il mio calciatore preferito. La Primavera rossonera? E’ una squadra con ottime qualità e con un ottimo allenatore, Mister Nava. Purtroppo, nel calcio, i momenti difficili possono capitare, ma sono certo che usciranno da questo brutto momento. Il settore giovanile del Milan, già da tre anni, ha adottato il modello Ajax, che ha un modo di concepire il calcio molto diverso da come siamo abituati in Italia. E’ un calcio molto formativo, concentrato sul possesso palla, per schiacciare l’avversario nella propria metà campo e dominare il gioco. Il mio sogno nel cassetto? Tornare a indossare la maglia del Milan, magari, da protagonista“.