Il campionato riparte dopo la sosta per le Nazionali arrivata, forse, nel momento meno opportuno per il Milan. La grandissima rimonta completata contro il Sassuolo, infatti, aveva portato grande ottimismo in casa rossonera e Vincenzo Montella avrebbe fatto certamente a meno di questi quindici giorni di stop. Due settimane, tra l’atro, in cui è successo di tutto. Il gravissimo infortunio di Capitan Montolivo che, nonostante le dicerie e le cattiverie sul suo conto, lascia la squadra senza un elemento fondamentale. La vicenda legata a Paolo Maldini, le varie voci di mercato e societarie. Di certo non sono state due settimane tranquille in casa milanista, ma ora ci si rituffa nel campionato e la sfida in casa del Chievo ha un’importanza colossale.
Il Milan è arrivato alla sosta al terzo posto, dopo dieci punti nelle ultime quattro gare e una condizione fisica e psicologica davvero invidiabile. Nel mini ciclo che ha portato la squadra dalla vittoria di Genova contro la Samp alla rimonta contro i neroverdi, il Diavolo è stata la squadra in Serie A che ha totalizzato più punti. Un cammino da proseguire e che non può interrompersi a Verona. Dopo il Chievo, infatti, il Milan ospiterà la Juventus a San Siro e sarà fondamentale presentarsi bene al big match. Bisogna, poi, invertire una tendenza abbastanza preoccupante. I rossoneri non portano a casa i tre punti nella partita subito dopo la sosta addirittura dall’aprile del 2015, quando sulla panchina rossonera c’era ancora Pippo Inzaghi che riuscì a battere il Palermo in trasferta.
Da allora, compreso il brutto ko interno subito dall’Udinese qualche settimana fa, il bilancio è terrificante e parla addirittura di ben cinque sconfitte ed un solo pareggio. Una sosta che porta male quindi, ma che forse dimostra una difficoltà a recuperare la condizione di giocatori fondamentali al rientro dalle rispettive nazionali. Se si esclude la gara di Napoli, dove comunque il Milan affrontava una squadra più forte in un campo quasi proibitivo ed ha gettato la spugna solo una volta rimasto in nove, l’unica partita stagionale completamente sbagliata è stata proprio quella con l’Udinese. Era poco più di un mese fa ed arrivava subito dopo la prima sosta. Nella passata stagione, poi, l’allora compagine allenata da Sinisa MIhajlovic ha sempre sofferto particolarmente le partite dopo un’interruzione.
A partire dal derby perso nel settembre 2015 per 1-0 contro l’Inter, per proseguire con la sconfitta subita per opera della Juventus a novembre dello stesso anno. Al rientro dalla sosta natalizia, invece, arrivò il bruttissimo ko interno contro il Bologna a San Siro per mano di Giaccherini. Ad aprile, infine, il Milan capitolò a Bergamo per 2-1, nella penultima partita di Mihajlovic sulla panchina rossonera. L’unica volta in cui la sosta non è coincisa con una sconfitta risale a circa un anno fa. Dopo la sosta di ottobre, infatti, il Milan scese in campo a Torino e riuscì a strappare un pareggio per 1-1 ai granata, dopo che la rete del neo entrato Bacca aveva illuso tutti. Ora, Montella dovrà cercare di sfatare questo tabù e lanciare definitivamente il Diavolo verso la strada che riporta in Europa.