La sconfitta con il Genoa, lo ripetiamo, ha portato alla luce la difficoltà della squadra contro avversari che si chiudono e che sfruttano il contropiede, la mancanza di alternative agli undici titolari (gli unici affidabili sono infortunati), la mancanza di qualità in alcuni ruoli dello scacchiere tattico di Montella. Dopo cinque vittorie ed un pareggio, però, perdere in un campo come quello di Genova, contro l’ottimo Grifone e, soprattutto, dopo essere rimasti in dieci proprio nel momento in cui la squadra stava producendo il massimo sforzo per pareggiare, era da mettere in preventivo. Una squadra giovane (non dimentichiamoci mai che il Milan resta la squadra con l’età media più bassa del Campionato), che non ha riserve all’altezza dei titolari e che praticamente non ha fatto mercato, ha bisogno anche di queste lezioni, di queste cadute rovinose, per rialzarsi e crescere.
L’unico problema potrebbe essere quello di non rialzarsi subito, di cadere nella stessa crisi in cui è caduta l’Inter dopo la vittoria contro i bianconeri. Il Milan ora affronta Pescara e Palermo prima della sosta e, arrivare alla sosta con sei punti in più in classifica, sarebbe un grandissimo risultato. Il Diavolo andrebbe a 25 punti in classifica dopo dodici giornate, con una media superiore ai due punti a partita, e, a meno che il Napoli non faccia bottino pieno contro Juventus (a Torino) e Lazio, andrebbe alla pausa al terzo posto. Mica male no? In questa invidiabile posizione si troverebbe alla vigilia di un derby che già si preannuncia infuocato, ma che si affronterebbe con uno stato d’animo molto più sereno con una situazione così invidiabile di classifica.
Il tutto con un calendario che fin qui ha messo il Milan di fronte a quasi tutte le big, mancherebbero solo Inter (appunto) e Roma, e le outsiders o possibili sorprese del campionato. Una proiezione davvero niente male che però ha bisogno di essere realizzata nella realtà. L’unica cosa da fare è tornare con umiltà a giocare con il coltello tra i denti e senza troppe pressioni addosso. Battere Pescara e Palermo sarebbe troppo importante, quindi, prima di tutto bisogna non cadere nel tranello di chi, dopo la vittoria contro la Juventus, parlava del Milan come, appunto, l’AntiJuve. Niente affatto il Milan non è nemmeno da terzo posto, figuriamoci se può essere da secondo, e non deve fare drammi per la sconfitta pesante subita a Genova. Montella fin qui ha gestito il gruppo alla perfezione e saprà spargere acqua sul fuoco nel miglior modo possibile.
This post was last modified on 29 Ottobre 2016 - 11:44