Il Diavolo prende le misure alla Signora: sfida fra numeri e statistiche in vetta

Da due sere il Milan è secondo in classifica, piazzamento condiviso con la Roma. Tra altre cinque sere i rossoneri ospiteranno a San Siro la Juventus capolista. Prima contro seconda, con possibilità di “avvicinamento”. In effetti il Milan si porterebbe, con una vittoria, a meno due dai bianconeri: sarebbe dunque più vicino. Il termine però è più che altro indice di rispetto: il Milan può avvicinarsi, ma non ancora competere per il titolo. Questa l’analisi iniziale de La Gazzetta dello Sport in vista del big match del Meazza, quel Milan-Juventus che torna a disputarsi per le prime piazze della graduatoria dopo anni.

Montella

Se ne parla già dall’immediato post partita di domenica sera, contro il Chievo. A precisa interrogazione, lo scaltro alunno Vincenzo Montella ha risposto in maniera inequivocabile – “Loro sono una delle squadre più forti d’Europa, sono discorsi che non ci appartengono” -, ricevendo l’eco di Mattia De Sciglio: “Noi siamo cresciuti come gioco, proveremo a metterli in diffoltà“.

Non bastassero queste brevi risposte, anche i numeri confermano l’attuale distanza tra le due compagini: i 15 gol rossoneri contro i 17 bianconeri; 11 reti incassate dai meneghini contro le sole 5 dei torinesi; 6,9 tiri subiti a partita da Allegri & co. contro i 14,4 dei Montella’s; 55,2% di possesso palla dei campioni d’Italia contro il 49,8% degli ultimi finalisti di Coppa Italia. Tirando lo somme, il Milan parte dietro in tutto, ma non a livello ambientale: San Siro sarà esaurito in ogni ordine di posto, sotto questo aspetto non ci sarà poi tanta distanza con lo Stadium, anzi.

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