Chi si sarebbe aspettato che Chievo e Milan, a questo punto della stagione, si sfidassero per piazze d’onore come secondo e terzo posto della classifica di Serie A? Scherzi del calendario o buona programmazione da parte dei tecnici Vincenzo Montella e Rolando Maran? Il giusto mix ha fatto sì che la sfida di domenica sera al Bentegodi diventasse un match-clou di vertice, come sottolinea oggi il Corriere dello Sport.
Era difficile ipotizzare che i rossoneri, finiti settimi l’anno scorso, oggi potessero trovarsi così a ridosso di Juve, Napoli e Roma. E ancor di più i gialloblù, che hanno fin qui fatto meglio dell’anno scorso quando misero insieme 12 punti in 7 partite. Oggi ne hanno uno in più.
Sette giornate restituiscono comunque una fotografia parziale delle reali potenzialità delle due compagini. Se pensiamo che il Milan di Inzaghi, due anni fa, mise insieme un punto in più di quello guidato da Montella e ripensiamo a come è finita la stagione, è meglio non cadere nella tentazione di voli pindarici. Di certo questo Milan sa soffrire, rimontare (vedi la gara col Sassuolo) e comincia ad uscire dall’assuefazione alla sconfitta. Maran, dal canto suo, continua ad essere considerato uno degli avversari più ostici. Frank de Boer, alla prima di campionato, l’ha sperimentato sulla sua pelle.
This post was last modified on 14 Ottobre 2016 - 12:30
