Domenica sera, in occasione del primo posticipo dell’ottava giornata di campionato, il Milan di Vincenzo Montella farà visita al Chievo di Rolando Maran. I clivensi, che costituiscono la rivelazione della Serie A in corso e che al momento hanno raccolto ben tredici punti, sono una squadra solida, grintosa, organizzata e concreta. In campo con un 4-3-1-2, i gialloblù scenderanno in campo con il coltello tra i denti e faranno il possibile per mettere in scena una prestazione caratterizzata da aggressività, intensità, ritmi alti e ripartenze fulminanti.
Punto di forza: il rombo di centrocampo.
E’ nella zona nevralgica del terreno di gioco che la compagine allenata da Rolando Maran si esprime al meglio. In mediana, infatti, i clivensi dispongono di interni coriacei e resistenti, capaci di alternare al meglio le due fasi, vincere contrasti, recuperare un elevato numero di palloni e mettere in scena inserimenti pericolosi e intelligenti. Ma non finisce qui. Mentre il centrocampista arretrato, che dovrebbe essere Radovanovic, assicura senso della posizione, interdizione e abilità in fase di costruzione delle azioni, il trequartista, Valter Birsa, sa garantire fosforo, personalità, qualità tecniche e propensione alla conclusione dalla distanza. Ecco allora che, grazie a un rombo di centrocampo ben impostato, i clivensi riescono a presentare una buona fase difensiva, a fare filtro e a ribaltare al meglio il fronte e mettere le punte nelle condizioni di colpire.
Punto debole: i difensori laterali; la coppia centrale.
Sulle corsie laterali, per lo meno sulla carta, il Chievo potrebbe incontrare qualche problema di troppo. I gli esterni bassi, pur disponendo di esperienza e forza fisica, faticano infatti in entrambe le fasi. Mentre Frey spinge in maniera del tutto sporadica e soffre nello stretto, Gobbi non sempre è preciso in fase offensiva e spesso trema in quella di contenimento. Discorso simile va fatto per la coppia centrale che, sebbene riesca a eccellere per senso del gioco e della posizione, potrebbe evidenziare lacune riguardanti la mobilità. Tuttavia, nel caso in cui il rombo di centrocampo funzionasse a dovere, il pacchetto arretrato dei veneti potrebbe trovarsi nelle condizioni di esprimersi al meglio e potrebbe riuscire a mascherare al meglio i propri limiti.
Giocatore chiave: Valter Birsa.
Centrocampista avanzato in possesso di doti balistiche, visione di gioco, fisico compatto, abilità nel difendere la palla, propensione alla conclusione da fuori area e al dribbling, lo sloveno potrebbe rappresentare l’arma in più a disposizione di Maran. Con le sue giocate, può infatti accendere la luce a più riprese, dare la giusta accelerata alla manovra clivense e creare importanti palle gol.