È il 57′ di Genoa-Milan e improvvisamente si alza la lavagnetta luminosa del quarto uomo Meli. Nel Milan entra il numero 15 Gustavo Gomez ed esce il 70: Carlos Bacca. Il Diavolo, rimasto in dieci uomini per l’espulsione di Paletta, deve riorganizzarsi e Montella sceglie di sacrificare il colombiano per rinforzare la difesa, rimasta orfana del centrale argentino. Fin qui nulla di strano. Il problema è che Bacca, con la maglia del Milan, non segna da 3 gare consecutive. Sì, è vero, la squadra rossonera è riuscita comunque ad inanellare una serie di ottimi risultati consecutivi anche senza le reti del proprio attaccante, ma è bene analizzare questi numeri.
Il “Carlitos milanista” ha segnato l’ultima rete in Milan-Sassuolo di inizio ottobre, ma soltanto su calcio di rigore. Per tornare ad un gol su azione di Bacca bisogna tornare al 20 settembre, Milan-Lazio 2-0. Parolo perde un pallone velenoso a centrocampo, Kucka lancia il bomber rossonero, che si invola verso la porta e apre le marcature freddando il giovane Strakosha. Il 3-1 contro il Chievo? Certo, è stato Bacca a propiziare il tris del Milan con un tiro dal limite deviato da Dainelli, ma il gesto tecnico del colombiano non conta come gol. E infatti neppure la Lega Calcio, applicando il regolamento, ha assegnato la rete all’ex Siviglia. Che alla fine dei conti non segna da circa 237′ (che salgono a 417 considerando l’ultimo gol su azione). Bacca dovrebbe essere la punta di diamante dello scacchiere di Montella. L’uomo più importante dell’undici rossonero (e forse anche il più forte), che tuttavia spesso fatica a seguire il gioco della squadra.
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This post was last modified on 26 Ottobre 2016 - 22:59