Christian Abbiati, storico portiere rossonero che ha salutato i colori del Diavolo lo scorso maggio, ha parlato sulla situazioni relativa al numero 1 del Milan, ovvero Donnarumma, paragonato spesso a Buffon: “Eviterei i paragoni al momento. Ma di una cosa sono certo: quando Gigi dirà basta, Gigio lo sostituirà degnamente in Nazionale. Non ha rivali in porta”.
“C’è grande voglia di riscatto, sento spesso i miei compagni. Hanno ringiovanito il gruppo e mandato via un vecchietto come me (ride, ndr). Finalmente hanno preferito puntare sugli uomini prima che sui calciatori. Ho avuto la fortuna di giocare nel grande Milan. Quello che vinceva davvero tutto. Per farlo contano le persone. Si pensava allo stemma davanti alla maglia e non al nome dietro. Era importante avere persone affidabili, professionisti. Non vuol dire fare vita di clausura ma nemmeno uscire a divertirsi dopo una sconfitta: a me non veniva nemmeno voglia di andare a mangiare fuori dopo un pareggio in casa perché in una grande società come il Milan bisogna vincere a prescindere. Montella? Sta cercando di riportare la giusta mentalità. E’ stato davvero bravo ad isolare l’ambiente dalle voci sul passaggio di proprietà. Io mi sono un po’ staccato dall’ambiente ma ho dei feedback davvero positivi sulla bontà del suo lavoro”.
“Buffon? Il più forte di sempre. Punto. Oggi ci sono tanti grandi portieri, penso a De Gea, ma nessuno ha una carriera così lunga ed eccezionale alle spalle. Il suo segreto è la passione, non sarebbe durato così a lungo. Aiuta poi giocare in una squadra che vince e avere compagni ottimi: andare agli allenamenti diventa divertente, non ci sono musi lunghi. E chi non gioca si allena a mille per recuperare credito agli occhi dell’allenatore, non si lamenta e basta”, ha detto al QS-Sport.
This post was last modified on 20 Ottobre 2016 - 14:58