Come viaggia il Milan sul nuovo binario di destra

Sono molte le novità tattiche e tecniche di questo Milan di Montella. Una di queste riguarda la catena di destra, cambiata negli uomini e nei movimenti. Se l’anno scorso, dopo i primi esperimenti tattici, poi ci si è fissati col 4-4-2 con Abate e Honda, quest’anno, nelle ultime due gare l’out destro ha visto protagoniste le sgroppate di Calabria e i dribbling di Suso.

Il numero 20 e il giapponese nella scorsa stagione avevano dimostrato molto affiatamento e coordinazione nei movimenti, anche facilitati dallo schieramento. Quando uno saliva l’altro copriva, giocate semplici ed elementari. Ma efficaci. Il gioco montelliano invece prevede una maggior partecipazione in attacco dei terzini che stanno molto più alti per creare la superiorità. Calabria, sfruttando i problemi fisici di Abate, si è preso il posto sulla destra, ha fatto benissimo con la Lazio, meno con la Fiorentina dove ha anche causato il rigore poi sbagliato da Ilicic, ma nel complesso ha risposto presente alla chiamata. Il titolare dovrebbe essere l’ex Toro ma il mister sa di poter contare su un terzino giovane e dalla grande voglia di sfondare.

Calabria PogbaDiverso il discorso se ci spostiamo qualche metro in avanti, dove Suso si è seduto in maniera fissa sul trono dell’attaccante di destra e difficilmente abdicherà. Lo spagnolo tra gol e prestazioni sontuose è la rivelazione della squadra e, di fatto, uno dei pochi volti nuovi a trovare continuità. Ha messo in panchina il 10 che anche nei pochissimi spezzoni in cui è entrato è apparso quasi invisibile e poco coinvolto nel progetto. Il binario di destra viaggia spedito, ha trovato la sua fisionomia con la locomotiva Suso pronta a guidare il terzino di turno per far volare il Milan dell’aeroplanino.

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