Luca Pagni, giornalista de Repubblica, ha parlato del mondo Milan ai colleghi de tuttomercatoweb. Considerazione sulla sfida di Firenze, il momento di Montella, i cinesi ed il closing. Queste le sue dichiarazioni: “Il Milan ieri sera stava punendo la presunzione di Sousa che voleva vincere a tutti i costi. I rossoneri sono stati ordinati e non hanno concesso grandi occasioni. Ilicic ha dovuto calciare più angolato il rigore perché Donnarumma ci ha messo del suo allungandosi il più possibile. Il Milan sta facendo giocare tanti giovani e questo progetto è nelle idee anche dei nuovi soci cinesi. I giovani stanno crescendo molto in questa fase, è importante continuare a farli giocare”.
I possibili nuovi proprietari: “La mentalità cinese è completamente diversa dalla nostra, è una mentalità che si basa sulla programmazione. Nel mercato di gennaio la squadra non verrà rivoluzionata, ovviamente se ci sarà qualche occasione importante verrà presa in considerazione, ma il progetto dei cinesi è quello di puntare sui giovani”.
La crescita dalla cantera rossonera: “Negli anni d’oro, diversi giovani venivano portati in prima squadra dal settore giovanile. Ora si vuole tornare a portare giovani al Milan, non necessariamente italiani, e trattenere quelli che ci sono adesso. L’idea è quella di creare una società come il Barcellona, con una grande cantera che produce giocatori importanti, o il Bayern Monaco”.
La cessione del club: “Il pagamento dei 100 milioni di caparra è stato un passo fondamentale, nessuno che versa una cifra del genere si tira indietro. In Cina il Milan è conosciuto, molto più dell’Inter, e l’idea è di invogliare più soggetti ad investire nel club rossonero. Creare quindi un azionariato diffuso, dove ogni imprenditore unirà il suo marchio a quello del Milan”.
Il programma dei nuovi proprietari: “Tra le priorità dei cinesi di Milan e Inter c’è quello di lavorare sullo stadio. I nerazzurri stanno aspettando che si concluda la trattativa per la cessione del Milan per mettersi poi insieme attorno ad un tavolo e trovare una soluzione. Credo che tra tre anni i tifosi di una delle due squadre di Milano andranno a vedere le partite in uno stadio nuovo oppure in un San Siro riammodernato”.
La data del closing: “Io credo che ci sarà verso la metà di novembre, magari anche prima. Le parti in causa hanno capito che prima si chiude e meglio è”.
This post was last modified on 26 Settembre 2016 - 17:20
