Riccardo Montolivo, ai microfoni di Milan TV, ha parlato dell’avvio di stagione del Milan e degli obiettivi per l’annata in corso. Queste, in merito, le sue dichiarazioni: “La stagione andando bene, ma non siamo soddisfatti dell’ultimo risultato, a Napoli. A livello di prestazione, abbiamo fatto vedere buone cose, ma ci sono diverse cose che dobbiamo migliorare. Montella? Ci siamo messi tutti subito a disposizione del mister. E’ un allenatore moderno, ci vorrà un po’ di tempo, per vedere il suo gioco, ma siamo sulla buona strada. Il mister ci chiede tanto possesso palle e il controllo del gioco. Non è facile, ma siamo sulla buona strada. L’allenatore ci ha fatto i complimenti per la nostra disponibilità e la voglia di apprendere. Anche Mihajlovic aveva avuto un grande impatto sullo spogliatoio e per questo mi dispiace per come sia andata a finire. Ora, comunque, dobbiamo dimostrare il nostro valore sul campo. Gli obiettivi non vanno dichiarati: vanno raggiunti. Vogliamo tornare in Europa. Milan-Udinese? L’anno scorso è stata una partita stregata, l’anno prima, invece, è stata la prima dopo il grave infortunio. Era stata una gara speciale, anche per l’accoglienza dei tifosi. I tifosi vorrebbero vedere sempre il Milan vincere. Noi andiamo in campo per dare sempre il massimo, speriamo di dare loro qualche soddisfazione in più. Negli ultimi anni, è forse la prima volta che nell’Italia c’erano più convocati del Milan che della Juventus. Questa squadra ha qualità, ovvio non è il Milan di qualche altro anno fa, ma non è nemmeno vero il contrario“.
Sulle convocazioni in Nazionale e su San Siro: “Essere stato convocato da cinque commissari tecnici diversi è una bella soddisfazione. ItalMilan? E’ una bella cosa, è importante nel Milan avere uno zoccolo duro italiano che conosce bene i valori di questo club. La fascia di capitano è una grande responsabilità, bisogna essere un punto di riferimento per i compagni. E’ importante essere un esempio, un capitano, per me, non deve mai sbagliare. San Siro? E’ lo stadio più bello che ci sia: quando è pieno, mette una carica incredibile. Anche i nuovi se ne accorgeranno presto. Il pubblico di San Siro è molto esigente“.
Sulla cessione societaria: “Il cambio di proprietà? Dobbiamo essere tutti riconoscenti a Berlusconi per quello che ha fatto in questi trent’anni. Questa cessione è un altro gesto di amore nei confronti della squadra e dei tifosi, si è reso conto di non poter andare avanti da solo. Dobbiamo ringraziare per sempre il Presidente. Mi auguro possa restare nel club: ha un carisma incredibile. Sappiamo bene cosa fare quando abbiamo il pallone tra i piedi. In queste prime gare, abbiamo dato una certa impronta al nostro gioco, l’obiettivo è trovare continuità per l’intero arco di gara. Prima della partita, ci uniamo in gruppo per darci la carica. A turno, tocca a tutti parlare“.