Siamo alle solite: chi è la causa dei problemi del Milan? La società vive un’indeterminatezza vittima del passaggio di consegne tra Berlusconi e il gruppo cinese. L’allenatore viene cambiato ogni mezza stagione, e ogni persona che ha ricoperto il ruolo è sembrata inadatta a dare la botta decisiva. La squadra è mediocre. Il tifoso attribuisce colpe e responsabilità un po’ secondo la sua coscienza.
Se la dirigenza non attua un piano di mercato all’altezza e la squadra in pectore non reagisce a nessuna sconfitta, forse i problemi risiedono proprio qui. E non tanto in tutti gli allenatori, preparati o meno, che sono passati in questi ultimi deludenti anni. La discussione intercorsa tra Vincenzo Montella e la squadra ci ridà un esempio chiaro. Il mister che richiama a dare di più, la squadra annuisce e ultima battuta dell’allenatore che suona più o meno: “Mi sono rotto che mi date sempre ragione”. Una frase edulcorata, ma che rende il concetto. Il richiamo al senso di responsabilità non basta più. Ognuno ha la sua e deve impegnarsi a migliorare la sua parte. E se qualcosa di buono si è visto in queste prime tre giornate di campionato non è un nuovo acquisto, non è un’individualità di squadra che trascina, né tanto meno un gruppo coeso nelle difficoltà e rivolto al conseguimento del risultato.
This post was last modified on 13 Settembre 2016 - 20:02