Un film già visto. In un pomeriggio, il Milan di Montella ha cancellato 2 mesi di buone impressioni, cadendo improvvisamente a San Siro ai danni dell’Udinese, arcigna ma certamente non insuperabile. Ieri sono arrivati i primi, nuovi fischi da parte dei tifosi, i quali si chiedono: dove saremmo se Donnarumma non avesse parato il rigore di Belotti? Semplice, in fondo alla classifica con un solo punto.
Per fortuna il portiere fa parte del gioco e il giovane Gigio difende i pali già da fenomeno, però non ha potuto fare niente sulla girata vincente di Perica all’88’, deviata in maniera decisiva da Abate. I bianconeri non hanno “rubato”, anche se – ammette Tuttosport – a livello di episodi i rossoneri meritavano il pareggio (negato un rigore su Bacca in pieno recupero). Nella prestazione, invece, la squadra è stata colpevolmente al di sotto delle attese, calciando in porta la miseria di due volte in 100′. Quello di Marassi con la pericolosa e pimpante Samp, adesso, diventa un match ancor più delicato. Per l’occasione tornerà Niang, non ancora Kucka, rimpiazzato abbastanza bene da Sosa. L’assenza dell’attaccante francese si è sentita eccome: il suo cambio di passo e la capacità di saltare l’uomo avrebbero fatto comodo di fronte a un avversario molto organizzato in fase di non possesso. Così, per esempio, Bonaventura poteva rimanere nel ruolo di mezzala e magari evitare il sorprendente flop da esterno.
Tra le noti dolenti, pure la prova di Bacca. Quando segna il Diavolo spesso vince, quindi rimane fondamentale, il problema è quando non gli arrivano i rifornimenti – di colpe personali ne ha, si muove poco e tecnicamente ha evidenti limiti – perché in questi casi va quasi considerato un uomo in meno. L’allenatore, oggettivamente criticabile per i cambi tardivi, vuole far dimenticare subito il ko dalla testa dei giocatori. Parola d’ordine: reazione.