L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport ha fatto un excursus riguardante i grandi esordi rossoneri degli ultimi trent’anni. Nella fattispecie, la rosea si è concentrata sul debutto di Kakà, lunedì primo settembre 2003, ad Ancona. Entrato in campo tra lo scetticismo generale, il numero ventidue rossonero si prese subito la scena, sfornando giocate importanti e decisive e avviando l’azione del due a zero rossonero. Esaltante fu anche la prima volta di Ricardo Oliveira che, domenica nove settembre, appena entrato in campo, realizzò la rete del momentaneo due a zero per il Milan, ai danni della Lazio, e sfiorò il gol qualche minuto più tardi. Quest’ultima, tuttavia, fu l’unica prestazione convincente, con la maglia del Milan, dell’attaccante ex Valencia.
Un altro grande esordio fu quello di Alexandre Pato che, domenica 13 gennaio 2008, dopo una prestazione di altissimo livello, siglò la rete del cinque a due rossonero, ai danni del Napoli. Tornando indietro nel tempo, arriviamo al 27 agosto 1995, quando George Weah, al debutto con la maglia rossonera, condusse gli uomini di Capello alla vittoria: all’Euganeo di Padova, il bomber liberiano firmò prima il gol del momentaneo uno a zero, per poi regalare a Franco Baresi l’assist del definitivo due a uno.
Infine, un altro convincente esordio rossonero fu quello di Marco Van Basten, che, il 23 agosto 1987, partecipò in maniera attiva al cinque a zero con cui il Milan, in occasione della prima giornata del primo turno di Coppa Italia, ebbe la meglio sul malcapitato Bari.
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