Bonaventura è l’eccezione alla filosofia dell’adattare il sistema di gioco ai giocatori, cara anche a Montella. Non parliamo di un top player, ma di uno con intelligenza tattica assolutamente sopra la media sì, il quale permette perfino piani B, C e D agli allenatori. In settimana l’Aeroplanino ha ragionato sulla possibilità – causa assenze di Bertolacci, Kucka, Niang e Mati Fernandez – di (ri)passare al 4-4-2, il modulo migliore del Milan dell’anno scorso. Ma dopo circa 24 ore, a Milanello, si è tornati a battere il 4-3-3.
È bastato prevedere l’avanzamento proprio di Jack, da mezzala a esterno d’attacco. Non certo una sorpresa, quel ruolo. Trattasi dell’ennesimo spostamento della carriera, specie in rossonero: roba da confondere lo stesso ex Atalanta. Nei 2 anni e spiccioli al Diavolo ha cambiato nove posizioni in nome di cinque schieramenti di gioco diversi. Definirlo universale è riduttivo, analizza La Gazzetta dello Sport. E non si adatta solo per cercare il posto fisso, perché potenzialmente ha le qualità – considerata la rosa – per rimanere in campo sempre e ovunque. Nelle 68 presenze collezionate fin qui è stato esterno alto, mezzala, trequartista, ala. Spesso non è riuscito a difendere la stessa zolla per più di due gare. Domani con l’Udinese agirà largo a destra, in generale Montella può esaltarlo: ama il calcio ragionato o offensivo, un valore aggiunto per chi ha sempre ammirato i numeri 10 e aveva Zidane (ora indossa il 5 come lui) in cima alla classifica degli idoli.
Il 27enne è migliorato tantissimo e adesso, digerita la delusione per la mancata convocazione agli Europei, ha fatto pure il grande salto in Nazionale. Prossimo passo il rinnovo, curato da Raiola. Infine, un dato dopo l’inizio del nuovo campionato: è il miglior recuperatore di palloni della Serie A, insieme a Magnanelli e Izzo. In passato, invece, è stato il rossonero che ha creato più occasioni da gol per i compagni (112), tirato di più (163, 48 nello specchio), servito più assist (12), completato più dribbling (109) e passaggi (2256) e vinto più duelli (386). E poi è il terzo per reti segnate, 13, alle spalle di Bacca e Menez (18).
(Foto in evidenza: AcMilan.com)