Montella è l’ennesima conferma alla regola: passano gli allenatori, ma ognuno di loro un posto a Bonaventura lo trova sempre. Per caratteristiche è sempre stato un jolly eccellente, capace di interpretare più ruoli in più reparti, ma in questa stagione ha compiti decisamente diversi rispetto al solito. Non ha cambiato solo il numero di maglia, passando dal 28 al 5, ma anche posizione di base e – non è una conseguenza – rendimento.
L’anno scorso faceva la differenza come fantasista d’attacco, segnava e faceva segnare, adesso sta giocando da mezzala sinistra nel centrocampo a 3 dell’Aeroplanino. Ovviamente ci sono esigenze differenti e gli 0 gol all’appello sono in parte spiegati dalla sua maggiore distanza dalla porta, ma quel che sorprende è il lavoro che sta dimostrando in campo. Chissà se proprio positivo, chissà se un vero vantaggio, ma intanto si è dovuto adattare ed essere subito consapevole che in quel reparto non basta la qualità: servono grinta e determinazione. Lui l’ha imparato alla lettera, probabilmente pure troppo a leggere i numeri proposti da La Gazzetta dello Sport: Jack è quinto in questa Serie A per palloni recuperati, media di 7.33 (prima era 5.85), alle spalle di Magnanelli, De Vrij, Medel e Alex Sandro; quindi alle spalle di muscoli e giocatori prettamente difensivi.
This post was last modified on 30 Settembre 2016 - 16:10