Antonelli ko, Abate in ribasso, Calabria in costante ascesa. Il “vero” De Sciglio, invece, continua a farsi attendere e desiderare, ma ha fiducia e spazio da titolare. E Vangioni, almeno per ora, un oggetto (quasi) totalmente misterioso. Il borsino dei terzini milanisti non registra novità significative rispetto alle ultime settimane – l’ex Genoa, lesionatosi la coscia destra e out per almeno due settimane, era già mancato a Montella causa trauma cervicale durante Milan-Udinese – confermando il trend visto contro Sampdoria, Lazio e Fiorentina: Igna è ancora indietro rispetto ai due colleghi “sani” e collaudati del reparto, con Vangioni invece nettamente più indietro nelle idee di Montella.
Ma il reparto esterni, nonostante la sorpresa Calabria, ancora non convince. Pesano le assenze dello sfortunato Antonelli e le sopracitate difficoltà di De Sciglio a ingranare finalmente la marcia giusta – un Europeo da protagonista in Nazionale aveva accresciuto le aspettative per questo inizio di stagione rossonero – ma soprattutto un Abate partito col freno a mano tirato. All’assist per Bacca all’esordio in campionato non sono seguite prestazioni all’altezza: troppo impreciso nell’ultimo passaggio in proiezione offensiva, troppo disattento in fase di non possesso. E i terzini, per Montella, rivestono un ruolo fondamentale: devono giocare “alti”, accompagnando l’azione offensiva come delle ali aggiunte e stazionando fin da inizio manovra sulla trequarti. Un progetto in parte ridimensionato per il bisogno di trovare una buona compattezza e solidità di squadra, ma importante per il calcio pensato dal tecnico e destinato a essere riproposto.
Verso Milan-Sassuolo, delicato e importante match di domenica, non sono attese novità di sorta. Il Diavolo affronterà la propria bestia nera senza particolari dubbi sulle corsie esterne: sarà la “terza” consecutiva da titolare per il duo giovane, italiano e milanista Calabria-De Sciglio, e allo stesso tempo la panchina numero tre di Abate. Salvo sorprese. Il vice capitano rossonero – e senatore tra i più influenti con anni di militanza dello spogliatoio – dovrebbe pagare ancora un inizio sottotono e l’exploit del baby compagno di reparto: Montella, per ora, lo considera più defilato. Come non è avvenuto coi vari Brocchi, Mihajlovic, Inzaghi e Allegri: il solo Seedorf, tra i predecessori dell’Aeroplanino, ha fatto provare più volte a Igna la panchina. “Vince” – e convince – il Milan giovane e italiano rappresentato anche da Calabria. E forse è meglio così.