Come Bacca ha ripreso le buone tradizioni dell’anno scorso, dalla parte opposta del campo anche Donnarumma, nella difficile stagione della conferma, si è ribadito subito a grandi livelli. Il periodo della sorpresa è durato pochissimo, facendo spazio a quello della certezza: nonostante l’età (ancora minorenne), le pressioni di San Siro e le difficoltà di giocare – in questo caso difendere la porta – nel Milan di oggi.
È stato decisivo alla prima di Montella, parando il rigore del possibile 3-3 di Belotti; poi pronto e reattivo a Napoli, senza colpe nei 4 gol presi; e miracoloso con la Samp su Torreira, Barreto e soprattutto Muriel. Di fatto ha dato il là all’azione quasi successiva della vittoria. Gigio è un talento inestimabile, tanto che Raiola, l’agente, alla Rai si limita a una metafora: “Un gioiello. E i gioielli devono stare nelle belle vetrine. Se no che gioielli sono?“. Il famoso manager non esclude che i rossoneri possano tornare presto a esporre merce molto preziosa e allo stesso tempo fuori mercato, cosa che adesso fanno solo in parte. La garanzia che Berlusconi ha preteso dai nuovi proprietari è stata proprio quella di far tornare a risplendere il club, in Italia e nel mondo: rimane ciò l’obiettivo dei cinesi, a partire da gennaio. Raiola rimanda il discorso, intervenendo comunque in maniera abbastanza furba e chiara: aspetta dei segnali. Dunque sarà fondamentale, ammette La Gazzetta dello Sport, il rapporto che si creerà con Fassone, prossimo ad e dg.
This post was last modified on 19 Settembre 2016 - 12:58