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Capita di dover ammettere che alcuni miglioramenti non stiano funzionando. Lo sviluppo di Mattia De Sciglio, che sembrava nettamente in ripresa, nella gara del Franchi ha subito un brusco stop. Dopo l’Europeo e dopo le prime giornate di campionato dove sembrava si stesse ritrovando, la partita contro la Fiorentina ci ha restituito un quadro ben diverso.

De Sciglio è apparso svagato e disattento, molle e spesso fuori posizione come troppo spesso nelle ultime stagioni. Primo tempo orribile da peggiore in campo, secondo tempo in ripresa ma soprattutto grazie all’aiuto di Antonelli, che presto potrebbe tornare a riappropriarsi della posizione. Durante i primi quarantacinque minuti di gioco ha subito troppo: Borja Valero, Ilicic e Bernardeschi hanno giocato a creare superiorità proprio nella sua zona e, complice la scarsa copertura di Bonaventura e Niang, hanno fatto ballare il terzino in un vortice di movimenti, passaggi e inserimenti. Troppi gli spazi lasciati alle sue spalle e dalla sua fascia di competenza sono venuti i pericoli maggiori per la porta di Donnarumma. Nel secondo tempo, invece, è stato più accorto e disciplinato, svolgendo il compitino che lo ha salvato dal compiere ulteriori errori.

Una brutta battuta d’arresto che riporta il tema De Sciglio sulla bocca dei critici. Non si può negare che sia stato il peggiore e che ha ancora molto da lavorare per esternare al 100% il suo talento, però sfiderei qualunque terzino a giocare un tre contro uno e non uscirne nero. Non fraintendiamoci, non è una scusa perché sicuramente poteva fare meglio, ma l’impianto tattico l’ha messo in difficoltà più di quanto non lo fosse per conto suo.

This post was last modified on 26 Settembre 2016 - 19:27

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redazione