Rino Gattuso la Serie B se l’è conquistata. Con il suo Pisa, al termine di una fantastica cavalcata terminata nella finale play-off contro il Foggia di De Zerbi. Poi, però, sono iniziati i problemi. E lo stesso tecnico dei toscani, intervistato dal Corriere dello Sport, parla del momento della sua squadra: “C’è una cultura del lavoro straordinaria, c’è una voglia di lottare che impressiona. A me piacerebbe fare solo l’allenatore, invece, sono costretto a fare di tutto. Ho perso cinque chili nell’ultima partita, la dieta funziona. La situazione è sotto gli occhi di tutti”.
“Affonda le radici nelle vicissitudini che hanno portato Petroni senior e Lucchesi a dividere le loro strade, con Petroni senior che è diventato l’unico proprietario. Il fondo di Dubai che versa la caparra, ma Petroni junior dice che non si vende più. Io sono un aziendalista, ma l’azienda deve dire la verità, deve mantenere fede agli impegni, deve essere credibile. Io lo chiamo stare in trincea questo modo di essere e non si può mai, sottolineo mai, tradire la fiducia dei tifosi. Tutto quello che noi stiamo facendo, lo facciamo per Pisa”.
Un pensiero anche per Berlusconi: “Non c’è nessuno come lui, lui ha cambiato il Milan e il calcio italiano. Lui ha insegnato al mondo che cosa significhi avere una grande società dietro una grande squadra. Lui mi ha insegnato che cosa sia il Milan, la storia del Milan, la grandezza del Milan. Quando ho combinato delle stupidaggini, come quella volta con Jordan e Berlusconi e Galliani mi hanno chiamato in sede per renderne conto, ti giuro che me la sono fatta sotto ascoltando le loro parole. Hanno fatto bene. Una squadra deve avere la sua identità, il suo carattere. Deve avere un’anima. Prendi me, per esempio. L’ho anche scritto: se uno nasce tondo non può morire quadrato. Ho provato a fare questo mestiere con distacco, ho cercato di cambiare me stesso, la mia natura, ho tentato di fare il disincantato, il disilluso. Niente da fare. Viviamo una volta sola: se non fai le cose con passione, che senso ha?”, conclude Gattuso.