Carlo Ancelotti intervistato da Il Giornale, ha parlato così di Silvio Berlusconi: “Lo considero il mio presidente, il presidente della mia vita oltre che della mia carriera calcistica.
Silvio Berlusconi non è stato uno dei tanti presidenti che hanno dato lustro al calcio italiano e alla storia del Milan. Berlusconi è stato il grande innovatore che ha trascinato il calcio italiano dal medioevo all’era moderna liberandolo dalla polvere che c’era nel settore. Pensi solo a questo dettaglio: oggi alcuni club hanno inserito nei loro staff la figura del nutrizionista, lui trent’anni fa parlava di alimentazione corretta a Milanello. Perciò il suo arrivo è stato vissuto, per molti versi, come una rivoluzione dell’antico. La mossa decisiva fu questa: organizzare la squadra di calcio come un’azienda. Da questa discese tutto il resto: la catena di comando snella, le grandi ambizioni, le linee guida attraverso cui raggiungere il successo sintetizzato dal famoso motto vincere e convincere, dare spettacolo, rispettare l’avversario.
E per fare tutto ciò scelse un allenatore esordiente, Arrigo Sacchi, che praticava un calcio unico per l’Italia e offensivo. I risultati irripetibili, hanno raccontato tutto il resto e destineranno questa figura ai libri di storia. Lo dico a quelli del prossimo Milan: sarà impossibile eguagliare Silvio Berlusconi!”.
This post was last modified on 28 Settembre 2016 - 09:55