Il primo ostacolo sulla strada del Milan, in occasione dell’edizione 2016/2017 della Serie A, è il Torino di Sinisa Mihajlovic. I granata sono una compagine solida e ambiziosa, hanno messo in scena una campagna acquisti di tutto rispetto e sono determinati a disputare un campionato convincente. Ecco allora che la gara di scena alle ore 18.00 di oggi pomeriggio si preannuncia ostica, per i rossoneri, che sono chiamati ad avere ragione di una compagine pronta a scendere in campo con grinta e furore, a iniziare il proprio cammino con il piede giusto, malgrado debba fare i conti con le assenze di Benassi e Iago Falque, e a non lasciare nulla al caso.
Punti di forza: l’intensità e il potenziale offensivo.
I piemontesi, che scenderanno in campo con un 4-3-3, proveranno a mettere in scena una partita caratterizzata da ritmi alti, corsa, fisicità e aggressività. Il tutto per cercare di impossessarsi della zona nevralgica del terreno di gioco, tappare tutte le falle della mediana, fare il filtro necessario, proteggere a dovere la difesa e ripartire al meglio, sfruttando le potenzialità del tridente d’attacco, composto da una prima punta scorbutica ed efficace, Andrea Belotti, da un’ala rapida e intraprendente, Josef Martinez, e da un fantasista del livello di Adem Ljajic che, qualora si trovasse in serata, potrebbe sfornare tecnica ed estro.
Punti deboli: la retroguardia.
Costretto a fare fronte alla partenza di Bruno Peres e al caso Maksimovic, Sinisa Mihajlovic deve fare i conti con una retroguardia che, per il momento, non garantisce stabilità a lungo termine. Mentre i due laterali non sempre riescono ad assicurare continuità di rendimento e faticano a svolgere con cognizione di causa entrambe le fasi, la coppia centrale presenta problemi riguardanti la mobilità e la tenuta fisica, tanto che, se venisse messa sotto pressione con regolarità, potrebbe concedere occasioni. Ecco allora che, nel caso in cui gli interni di centrocampo esaurissero la benzina o coprissero in maniera approssimativa, il pacchetto arretrato granata potrebbe andare in difficoltà.
Giocatore chiave: Adem Ljajic.
L’asso nella manica del Toro potrebbe essere Adem Ljajic. Trequartista dotato di qualità balistiche, personalità, inventiva e abilità nell’uno contro uno e nel creare superiorità numerica, il serbo potrebbe rappresentare l’uomo in più a disposizione dei granata. Attenzione a non concedergli spazi.