Sosa, inoltre, è un calciatore offensivo che può giocare da trequrtista, come esterno da attacco e può essere schierato anche come mezzala in un centrocampo a tre. Ed è proprio qui che Vincenzo Montella ha intenzione di provarlo, stesso motivo per cui è stato ingaggiato. I profili di cui si parlava, però, erano ben diversi. Da Pjaca, a Badelj, a Borja Valero, fino all’ultima fiamma, Bentancour, erano tutti calciatori che infiammavano maggiormente la piazza, chi per una ragione, chi per un’altra. Alla fine, invece, è arrivato l’unico che la tifoseria non vedeva di buon occhio e questo ha fatto scatenare l’ira di tutti. Rabbia condivisa e condivisibile. Il centrocampo del Milan era il reparto che aveva maggiormente bisogno di rinforzi, ma alla fine è stato l’ultimo ad essere rinforzato con un calciatore che non apporta granché valore alla mediana.
Un giocatore di livello medio che si va ad aggiungere ad altri centrocampisti che non sono in grado di far fare il salto di qualità ad una squadra che ne avrebbe tanto bisogno. Acquisto arrivato a pochi giorni dall’inizio della stagione ufficiale e questo è un altro motivo che può far accrescere il malcontento. Il principale motivo di dubbio, però, resta quello legato al reale valore del calciatore. A parte le ultime buone stagioni nel campionato turco, infatti, Sosa in passato ha fallito ogni occasione per fare il salto di qualità in campionati di un certo livello. Malissimo in Italia nel Napoli, male in Germania con il Bayern Monaco, poca cosa in Spagna con l’Atletico Madrid. L’unica speranza risiede in un’esplosione tardiva che Montella potrebbe fargli fare a 31 anni suonati.
This post was last modified on 17 Agosto 2016 - 22:51