Lo specchio rossonero è Niang: un bel gol per l’illusione di aver riaperto la gara e poi l’ingenuità, consapevole, sull’espulsione. Il rosso è stato sciocco e comporterà la squalifica con l’Udinese, ma nulla più spiega La Gazzetta dello Sport: per la società viene considerato un errore, evitabilissimo, su cui poter passare sopra. Niente nuova “Niangata“, dunque, stile guida senza patente o tuffo in piscina dal tetto di una villa (lì sì che arrivò una multa).
A Napoli tanta maturità promessa nel corso della tournée americana per un attimo è svanita, comportando il doppio giallo – fallo su Reina – che a 3′ dal termine e con i padroni di casa avanti 3-2 ha azzerato la debole speranza del Milan di ripareggiare il parziale. M’Baye è stato responsabile subito dopo, dispiacendosi già a caldo al San Paolo e scusando ieri sui social personali. A dire il vero Montella aveva derubricato presto la questione, arrabbiandosi più per la mancanza di scaltrezza – a differenza del portiere spagnolo – del giovane attaccante francese. Per l’allenatore rimane un punto di riferimento, la principale sorpresa nelle parole della sua conferenza stampa di presentazione. E il campo gli sta dando ragione, perché sabato sera prima del fattaccio era stato protagonista positivo: molto meglio di Bacca nella prestazione e pari a Suso nel numero dei gol.
This post was last modified on 29 Agosto 2016 - 14:46