Quarantenni in carriera. Panchine sempre più delicate e crescita costante. Perché si tratta di quarantenni bravi. Molto bravi. Allenatori che alle loro squadre riescono a dare un’anima e non soltanto il gioco. Per entrambi la nuova scommessa è appena all’inizio: uno è alle prese con complicatissime analisi di laboratorio, da cui occorrerà tirar fuori risultati chiari; l’altro è un cervello in fuga atteso alla prima avventura estera. Presenta così la sfida, la Gazzetta dello Sport, tra due delle eccellenze italiane per la panchina, Montella e Conte. Milan contro Chelsea.
Davanti agli occhi dell’America, i due si sfideranno stanotte (seguite la diretta di SpazioMilan.it dalle ore 3.35!). Dopo l’incrocio con Ancelotti e il suo Bayern Monaco di qualche giorno fa, l’aeroplanino dovrà cimentarsi in un’altra sfida molto simile: un cantiere nel quale si fa fatica a far arrivare gli attrezzi di lavoro, contro un avversario con la classica fame agonistica di chi vuole riscattare una stagione da decimo posto in classifica. Per la prima volta Antonio Conte affronterà un club italiano, in uno strano cerchio del destino, proprio contro quel Milan che, sconfitto con lo scudetto del 2012, lo ha consacrato tra i grandi allenatori. La riconoscibilità alle proprie squadre sarà il tratto comune di entrambi i duellanti, ma per il resto sarà battaglia totale, fin dallo spirito di approccio. Vincenzo parla di sacrificio misto a qualità, Antonio ribatte con la rabbia calcistica e organizzazione.
Montella sa bene di giocarsi qualcosa questa notte, non tutto, non tanto, ma qualcosa. Quell’extra che potrebbe dar un maggior senso di orgoglio, appartenenza e riconoscimento dei propri mezzi a tutti i ragazzi del tecnico ex Samp, consci di affrontare una nuova stagione senza aiuti dal mercato (fino ad ora) ma con un allenatore preparato e pronto a guidarli tra gli ostacoli dell’annata pronta a nascere. Come se non bastasse, Vincenzo vorrebbe togliersi una piccola soddisfazione, seppur in un match non ufficiale, contro l’ex ct. I numeri raccontano come il campano, contro Conte, abbia vinto una sola volta in quindici incontri: sempre sconfitto da giocatore, 7 partite; vincente una sola volta (4-2 Fiorentina-Juventus stagione 2013/14) in 8 precedenti.