In una delle estati più tribolate degli ultimi 30 anni, il Milan, in qualche modo, è riuscito nell’impresa di mettere in mostra i suoi gioielli, facendoli brillare in giro per gli States prima e nelle due partite di Serie A poi. Niang e Suso, Suso e Niang, protagonisti assoluti di questi primi mesi della nuova stagione. I due, uniti a Bacca, formano un tridente dal potenziale offensivo enorme, imparagonabile al resto della squadra a disposizione di Montella. A Napoli, poi, l’apoteosi tecnica, con due splendide reti di entrambe le ali offensive, in una quasi rimonta capace di spaventare per lunghi tratti il San Paolo intero.
Come evidenziato stamane da La Gazzetta dello Sport, per lo spagnolo Suso non si tratta solo di un semplice gol contro i partenopei. Giocate, invenzioni, tocchi di prima, classe nello stretto, duetto rapidi con terzini o mezzali, insomma un’ottima prestazione a tuttotondo. I numeri, poi, aggiungono ai 90′ contro la compagine di Sarri qualcosa di speciale, quel surplus capace di innalzare il voto da un buon 7 a qualcosa di più: sono 31 i passaggi riusciti nella metà campo avversaria e addirittura 80 i palloni toccati, il più cercato in assoluto dai compagni. Partendo da esterno destro, rientrante sul mancino, Suso è stato il punto di riferimento offensivo per il Diavolo, capace poi di inserirsi tra le linee in una particolare posizione da trequartista.
La grande duttilità e l’abilità nel creare gioco e fantasia offensiva lo hanno proiettato nelle prime file di gradimento nella testa di Vincenzo Montella: difficile affermare ora che si tratti di una scommessa vinta, giusto però sottolineare come Suso stia vivendo una completa rinascita sportiva, iniziata a Genova con l’effige del Grifone e proseguita sotto l’ala del tecnico campano. Suso ora ha in testa solo un obiettivo: diventare un punto fermo del Milan attuale e del futuro, la strada intrapresa già sembra buona.