Ci sono momenti che sono frontiere e/o punti di svolta, anche alla prima giornata di campionato. La parata di Donnarumma sul rigore di Belotti, all’ultimo secondo di una partita imbizzarrita, non vale soltanto tre punti: evita al Milan di ricominciare dalle solite insicurezze, gli dà una grossa spinta in partenza e contiene un carico emozionale da novanta. Calcio bello e crudele, coi suo infiniti intrecci. Esordisce così, l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, analizzando la pazza sfida andata in scena ieri a San Siro, con diversi snodi cruciali.
Già alla prima giornata si sono vissute sliding doors stagionali, raccontano i colleghi: da un lato Gigio Donnarumma, lanciato proprio da Mihajlovic l’anno scorso, ha dimostrato di avere tutte le stigmate di un futuro fenomeno; dall’altro Carlos Bacca, atleta ad un passo dai saluti per mesi, ieri autentico matador del Torino. Fortunatamente per il Milan, per Montella, per San Siro e per tutti i supporter rossoneri, il cafeteros non si è mosso da Milanello. I colleghi della Rosea, sul caso del numero 70, non hanno mezze misure e denunciano così la situazione: Dirigenza e staff tecnico andrebbero incriminati per aver tentato di vendere Bacca a destra e a manca, in particolare al West Ham. Come si può pensare di cedere un centravanti simile? Dove lo ricompri un altro così? Certe dinamiche mercatifere restano misteriose e non c’è montagna di milioni che le giustifichi.
Dopo i casi singoli, il quotidiano sposta il focus sul tecnico Montella, all’esordio in casa del Diavolo. Contro i granata, la compagine meneghina ha dimostrato capacità evidente di saper interpretare al meglio meccanismi offensivi intriganti, evidenziando la mano, a livello di gioco, del mister campano. Tante le triangolazioni, tanti gli scambi rapidi, tante le sovrapposizioni di esterni e terzini, tante idee “montelliane” sul manto del Giuseppe Meazza. Ora, i residui sforzi di mercato verranno incentrati sul profilo di un regista.
This post was last modified on 23 Agosto 2016 - 18:24