GaSport, Montella: “Fidatevi di me. Voglio regalare la Supercoppa a Berlusconi. E Bacca…”

E’ “decisamente positivo” il bilancio del primo mese di Vincenzo Montella alla guida del Milan. Lo stesso tecnico ha tracciato il quadro della situazione in un lungo colloquio con La Gazzetta dello Sport: “Questo mese mi è servito per conoscere bene l’ambiente, per stare più insieme ai miei calciatori. Anche se alla tournèe avrei preferito il preliminare di Europa League. Il Milan non può stare senza Europa“. E ancora: “Sono sereno, i ragazzi sono sereni, la strada è quella giusta e io sono ottimista”.

Quindi le richieste: “Il mio compito è portare avanti un progetto e voglio farlo guardando le cose da una prospettiva positiva. Siamo in costruzione e io sono stato scelto per un disegno tecnico ambizioso, perché fare calcio in questo modo è molto più difficile. Ma ho le idee chiare su come e dove intervenire. Berlusconi? Mi ha chiamato pochi giorni fa, quando eravamo a Chicago. Era contento, mi ha detto che stiamo portando avanti un bel pensiero di calcio“. Sul modo di rapportarsi con i giocatori: “Chiedo poco, ma quel poco lo esigo. Mi credono borioso, uno snob, io invece mi ritengo soltanto riservato con un grande senso pratico. A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprire bocca e togliere ogni dubbio”.

Ai tifosi una richiesta:Niente proclami, però dico: più che tempo, datemi credito. Fidatemi di me, fidatemi di noi“. Sulle voci di cordate cinesi in arrivo: “Il gruppo ha dimostrato di non lasciarsi condizionare, anche perché non accetto distrazioni per alcun motivo“. E il mercato: “Ho già dato le mie indicazioni, è tutto condiviso e confermato con Galliani, col quale non ci fraitendimenti. L’esigenza di rafforzarsi c’è, come c’è per tutti. L’ha sentita anche la Juve, che arriva da cinque scudetti di fila”.

Capitolo Carlos Bacca:E’ forte, fa gol e la punta deve fare quello, anche se non sono gol spettacolari. Carlos ti fa fare la differenza, non sono d’accordo con chi lo reputo poco incline al mio gioco. Io penso a lui come a un giocatore del Milen e trovo che il nostro attacco sia complementare e ben assortito. Ad esempio, Niang ha qualità indiscusse, anche se è ancora discontinuo. Maturerà quando accetterà una panchina che ritiene ingiusta. Menez probabilmente non si sentiva più suo l’ambiente. E’ stato un addio sereno“. Chiusura sulla Nazionale: “E’ stato un accostamento lusinghiero, specie alla mia età, ma la Nazionale deve essere guidata da qualcuno coi capelli bianchi. Per me è ancora presto“. Obiettivo finale:Penso alla Supercoppa con la Juve. Potrebbe essere il 29esimo trofeo dell’era Berlusconi, qualcosa che dà grande autostima”.

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