Gabriel, secondo di qualità. Ma il caso Diego Lopez è sempre più spinoso

A distanza di ore, a bocce ferme e a testa fredda, è sempre consigliato riguardare i match disputati. Si possono cogliere spunti per migliorare, capire i propri errori, rielaborare alcune fasi andate bene, rivedere eventuali mancanze e, solo alla fine, fornire un giudizio completo. Ecco, mettendosi nei panni di Gabriel, non si può che sorridere analizzando i 90′ contro il Liverpool.

L’estremo difensore brasiliano, dopo una stagione anonima a Napoli, è rientrato alla base, dando vita all’esperienza Milan bis fin dal giorno del raduno a Milanello. Il classe ’92, tornato all’ombra della Madonnina in silenzio, veniva considerato come sicuro partente ad inizio mercato, ma il campo ha fornito altre risposte. Schierato nel secondo tempo contro il Bordeaux e per tutta la durata della gara contro i Reds, il nativo di Unaì ha convinto pienamente Montella: alle spalle dell’intoccabile Gigio Donnarumma, ci sarà tempo e spazio per l’ex Cruzeiro. Ma non tutti sorridono nella batteria portieri.

In fondo alla panchina, taciturno e malinconico, non vi è seduto un giocatore come gli altri: una ex stella di Real Madrid e Villarreal, vincitore di Champions League e campionati, acclamato come un eroe al suo arrivo (13 agosto 2014), considerato uno sgradevole peso adesso. Parliamo di Diego Lopez e della sua difficile estate a livello calcistico. Scivolato velocemente fuori da ogni rotazione o gerarchia del ruolo, il Diavolo lavora alacremente per trovare una sistemazione gradevole per tutte le parti in causa. Il nodo cruciale? Il contratto e l’ingaggio dell’iberico. I 5 milioni, lordi, annui che percepisce lo rendono inarrivabile per molte società, in più i 35 anni non aiutano a considerarlo un investimento a lungo termine. Nonostante qualche tentativo da parte di Chelsea e Roma, l’orizzonte delle trattative non prevede nulla, al momento. L’enorme risparmio che il contratto di Diego Lopez attuerebbe sulle casse rossonere, in aggiunta a qualche milione per la sua cessione (si parla di una cifra attorno ai 2/3 milioni), potrebbero sbloccare le altre operazioni in entrata.