È Fassone il primo uomo nuovo dei cinesi, quello giusto – secondo loro – per affidargli il compito di rifondare il Milan. I contatti fra l’ex Inter, ben noto ed esperto in Serie A, e la cordata orientale sono destinati a salire e adesso, con il ritorno di Yonghong Li e Han Li in Cina dopo la firma del preliminare a Villa Certosa, sarà quasi tutto nelle sue mani.
Attualmente ricopre il ruolo di advisor, con l’obiettivo di riorganizzare società e management in attesa del closing e quindi di diventare AD e direttore generale rossonero. Il dirigente di Pinerolo è atteso da mesi molto delicati: dovrà curare gli interessi dei compratori ma anche il rapporto con Galliani. Qui la chiave di svolta, perché il 52enne prenderà il ruolo dello storico braccio destro di Silvio, la cui posizione rimane incerta. Probabile, evidenzia La Gazzetta dello Sport, che al Condor venga proposto l’incarico da consulente e ancora una sedia nel CdA, dal quale usciranno definitivamente Barbara e lo zio Paolo. Berlusconi resterà con la carica di presidente onorario, già d’accordo nello sposare la scelta di Fassone che promuoverebbe per capacità ed esperienza ad alto livello.
Da rivedere, poi, la figura di Umberto Gandini, il “Ministro degli Esteri” di via Aldo Rossi e vicepresidente dell’Eca. Ma il cambiamento più importante – ovviamente operativo dal mercato di gennaio in poi quando ci sarà il passaggio ufficiale di consegne – riguarderà il direttore sportivo, vero e di potere: il lavoro è già cominciato, i nomi in ballo 4-5 e per ora top secret.