Chissà cosa avrà pensato Mihajlovic, al 96′, osservando Donnarumma esultare a pugni chiusi, sotto la curva, per il rigore parato. Gratitudine, questa sconosciuta, almeno sul campo. Gigio, come scrive La Gazzetta Dello Sport, non entra nella storia della Serie A per questione di mesi (Fiorini resta il più giovane di sempre ad intercettare un penalty, 17 anni 3 mesi e 10 giorni nel 1931), ma tant’è, il gesto resta indimenticabile. Donnarumma, con quel tuffo alla propria sinistra, ha negato un pareggio impensabile proprio a Sinisa, al quale il giovane campano deve tutto.
Se l’è cavata con un sorriso e una battuta il serbo: “è bravo, lo so, non aveva bisogno di pararmi un rigore per dimostrarlo“, conscio di aver fatto schiantare il rigore di Belotti contro un potenziale fuoriclasse. “Se lo avessi saputo, non l’avrei fatto esordire” prosegue l’ex tecnico rossonero, in un mix di delusione per il risultato e felicità per la crescita del classe ’99. Mihajlovic conclude poi con un pensiero sul Diavolo: “il mio ritorno a San Siro sarebbe stato più bello con un pari ma sono contento per i miei ex giocatori, farò sempre il tifo per il Milan“.
C’è chi la parata di Donnarumma l’ha subita, o chi, come Montella, la parata di Donnarumma l’ha gustata fino in fondo, tanto da affermare che: “ha dato giustizia a quanto visto in campo, è stata la positività del gruppo a fargli raggiungere quel pallone“. C’è entusiasmo a Milanello, c’è entusiasmo tra i ragazzi rossoneri, uno spirito diametralmente opposto da quello vissuto dai tifosi. Uno dei punti di forza di questa stagione sarà, per ammissione degli stessi protagonisti, la coesione interna, come rivela anche l’eroe dell’ultimo minuto: “dobbiamo riconquistare l’Europa e io voglio fare bene qui per tanti anni. Sento da tutti che è l’anno della conferma e noto un grande spirito: sul rigore ero emozionato ma avevo grande voglia di salvare il risultato per dedicarlo a tutti noi“.
This post was last modified on 23 Agosto 2016 - 18:23
