La galleria degli orrori al momento è già completa. Riguardarsi la fase difensiva del Milan nel primi 180′ del campionato è un atto di autolesionismo, ma Montella ha l’obbligo di farlo se vuole correre ai ripari in tempi ragionevoli. Così proprio non va: 6 gol subiti in 2 partite sono incompatibili con le ambizioni europee rossonere. Errori di singoli e di reparto, non viene risparmiato nessuno e la statistica fa scattare l’allarme: ogni rete è stata propiziata dal Milan.
Un 100% di recidività preoccupante. Con il Torino, Romagnoli a inizio ripresa si fa anticipare di testa da Belotti ed è il principale responsabile del buco in cui Baselli si infila per il 2-3. Col Napoli, nell’1-0 Gomez non accorcia a dovere sul tiro a giro di Mertens che poi innesca il tap-in di Milik; nel 2-0 lo stesso Milik prende l’ascensore mentre Kucka scende un piano prima; nel 3-2 De Sciglio viene bruciato da Callejon dopo la respinta di Donnarumma; nel 4-2 Romagnoli perde la coordinazione e completa la frittata di mano. Questo è l’elenco delle disgrazie, che sono costate una sconfitta al San Paolo e potevano costare un pareggio all’esordio (senza contare il fallo di Paletta e il rigore parato da Donnarumma). Per fase difensiva si intende sempre quella dell’intera squadra, perché i primi difensori sono gli attaccanti: verissimo, però fin qui è apparso evidente che da registrare sono soprattutto tempi e movimenti proprio di quei giocatori che lo fanno di mestiere. E che vanno in difficoltà facilmente. I numeri non basteranno, però anche nelle amichevoli estive presi 12 gol: problemi evidenti e vecchi, insomma.
Così, scopre La
This post was last modified on 31 Agosto 2016 - 15:26