Non è solo una questione di singoli, è un problema da risolvere alla radice e cioè di come difende la squadra (attenzione, non il reparto arretrato e basta). Fin qui le amichevoli estive hanno dato quasi sempre segnali negativi a livello di gol presi, analizza La Gazzetta dello Sport: tanti, troppi, anche se in parte non gravi; o quantomeno spiegabili.
Il bottino assomiglia a un bagno di sangue: 12 le reti incassate in sei partite, da quella ininfluente con il Bordeaux a quella delle rimonta del Sassuolo nel Trofeo TIM. Soprattutto quelle in America. Delle scuse, vere, ci sono: nella tournée si affrontavano big nettamente superiori e al Mapei Stadium erano più le assenze che le presenze dietro.
Antonelli, per esempio, si è dovuto muovere da centrale, e Vergara giocare (malissimo) a causa delle assenze di Romagnoli, Zapata, Gustavo Gomez ed Ely. Impossibile pretendere la perfezione, normale manifestare lacune nell’assetto e nell’intesa generale. Ma il campionato è alle porte e probabilmente il lavoro di Montella, qui, dovrà accelerare.