Pablo Dana, vecchio collaboratore di Mr.Bee, nel corso della conferenza stampa odierna, ha parlato della trattativa mirata all’acquisto del Pisa.
Queste, in merito, le sue dichiarazioni, raccolte anche da Alfredopedulla.com: “E’ stata una trattiva stressante, il fatto che noi abbiamo imposto le ore 12.00 come ora canonica era chiaramente frutto delle nostre necessità. Noi abbiamo inoltrato un’offerta vincolante scritta in inglese, perché siamo obbligati dalla legge anglosassone, e questo ha creato problemi sulla tempistica: compresi debiti, fideiussioni e paghe abbiamo proposto cinque milioni di euro e abbiamo dato anche alla proprietà la possibilità di recuperare un milione al momento della promozione in Serie A nel giro di tre anni. La proposta è stata accettata di buon grado, ma ci hanno chiesto qualche giorno in più, i domiciliari di Petroni creano qualche problema di comunicazione: ma siamo felici di come è andata, anche Gattuso e Lucchesi son soddisfatti, quindi non è per noi un ostacolo attendere qualche giorno in più. Rimane la convinzione che questa trattativa vada in porto, rimandiamo al sedici agosto alle ore 18.00, ma non oltre, anche perché non vedo motivi per i quali la stessa debba saltare: l’offerta, anche valutando la situazione, è giusta. Non ci è mai arrivata la richiesta di 8 milioni, nella nostra proposta ci sono anche quelli che deve avere Lucchesi, vogliamo tutelarlo. So che c’è anche un debito tributario, ma poi analizzeremo meglio alcune carte che a ora non abbiamo visto. Al momento che viene firmato un documento vincolante per le parti vedremo meglio i dettaglio: chiaro che se dalla due diligence emergessero problemi che non ci sono stati detti qualcosa faremo, ma ci hanno già garantito, a una prima visione, che complicazioni non ce ne saranno”.
E ancora: “Sportativa vuole acquistare società che hanno problemi ma anche opportunità positive, e Pisa ha queste caratteristiche, oltre che interesse sulla parte merchandising, biglietti e abbonamenti e diritti tv. Chiaramente vogliamo intanto mantenere la Serie B, e conquistare la A in un triennio. Non è però stato deciso un presidente, che mi sembra a oggi più una questione di ego, a noi non ci preme un nome e cognome, ma, se la piazza lo vorrà, lo metteremo. Del fatto stadio non abbiamo ancora discusso, finché non sono proprietario non posso proporre niente, mi sembrerebbe arrogante. Comunque lo stadio non è all’altezza di quello che può avere Pisa, la soluzione Ospedaletto potrebbe anche essere giusta“.