Al netto degli imminenti sviluppi della trattativa per la cessione del Milan al consorzio di aziende cinesi guidate dal fondo GSR, c’è la necessità di Fininvest di vendere il pacchetto Milan in quanto asset in perdita. Come ricorda oggi il Corriere dello Sport, il club rossonero non è più strategico per la famiglia Berlusconi. Anzi, è un peso per la holding, intervenuta a più riprese per risanare i debiti. Solo nel 2015, l’esborso è stato di 150 milioni di euro.
Il valore del giro d’affari, negli ultimi tre anni, è stato di 244,4 milioni di euro, insufficienti per competere in Italia e, soprattutto in Europa. Il margine operativo lordo è negativo per 24,1 milioni, in costante peggioramento nel 2015 rispetto all’anno precedente. Come se non bastasse, nel corso del primo semestre di quest’anno Fininvest ha registrato una perdita netta di 27,8 milioni di euro, secondo quanto ricostruisce il CorSport, rispetto all’utile di 24,2 milioni dello stesso semestre 2015.
Insomma, la necessità di alleggerirsi del Milan è ormai improcrastinabile. Senza contare la recente vicenda tra Premium e Vivendi che rischia di peggiorare ulteriomente il quadro complessivo.
This post was last modified on 5 Agosto 2016 - 11:56