Nella notte (del ritorno) di Tevez, il Boca s’innamorò di Bentancur. Quel ragazzino appena diciottenne alla nona partita in Primera entra a dieci dalla fine e rifila un tunnel al povero Scifo del Quilmes. Bombonera che fa “ooh” perché rivede in lui un certo Riquelme: colpo di fulmine fu, alla prima giocata subito una magia.
Rodrigo Bentancur. Per gli amici “Lolo”. O “Pollo” perché alto (1.85) e magrolino. Uno che a 9 anni lesse un annuncio sul giornale in cui il Peñarol cercava aspiranti calciatori e chiese a suo padre se sì o se no: nemmeno il tempo di replicare che lui era già partito col fratello a tentare la fortuna. Ma che fortuna e fortuna, del ‘principiante’ non aveva un bel niente, con qualità tecniche fuori dal comune già da piccolino. Tanto che al Peñarol non bastò nemmeno l’annuncio perché fu anticipato dal Boca che comprò il ragazzo a due lire.
Ambidestro. Elegante. Con personalità. Che contro il San Lorenzo è diventata superficialità: passaggio sbagliato, gol avversario e campionato perso, malamente. Rodrigo in lacrime. Ma non KO, come dice la sua frase portafortuna: “Non bisogna mai darsi per vinti”. Che poi, tanto, l’occasione giusta arriva se sei bravo. Rodrigo è entrato a far parte dell’operazione Tevez (“non ho chiesto la maglietta dell’Apache ma da lui rubo ogni dettaglio quando ci alleniamo in campo” disse Rodrigo) tra Boca e Juventus con il club bianconero che ha ottenuto una prelazione sul suo cartellino esercitabile fino all’aprile del 2017. “Quando mi dissero di questa possibilità mi si è spostata la casa”. Dall’emozione. Ma la chiamata non arriva e Bentancur continua al Boca, qualche settimana fa pure un suo NO secco al Real che si era fatto avanti con 15 milioni. “Resta” disse il presidente. Convinto ma pur sempre consapevole che il ragazzo prima o poi in Europa ci dovrà andare, alla chiamata giusta, quella che più si sente sua. E quindi ecco il Milan: nella notte un sondaggio col club argentino per l’uruguaiano classe ’97, è lui il nome nuovo a cui si vuole affidare il centrocampo del futuro.
Ma che giocatore è? Ce lo racconta lui. “Sono un 8 oppure un 5. Non sono mezz’ala anche se l’ho fatto qualche volta. Preferisco controllare il gioco”. Tre modelli: Iniesta, Xavi Hernández e Busquets. Dicono assomigli a Gago perché in campo chiede la palla, si fa vedere e non si nasconde dietro alla marcatura. Anche se l’idolo è sempre Riquelme, come tutti i talenti made in Boca. Qualcuno in Italia già aveva azzardato a suo tempo un “nuovo Pirlo” ma giusto non fare paragoni e farlo crescere. Chissà magari, proprio in Italia, con la maglia rossonera addosso dopo che il Milan nella notte si è fatto avanti con decisione, con contatti concreti con il Boca. Ma sempre occhio alla Juventus, che resta in corsa, con tanto di prelazione (possibilità di pareggiare l’offerta) da non sottovalutare. Perché nella notte (un’altra, tutta per Bentancur) dell’offerta rossonera ecco che il Boca ha avvisato l’altra concorrente, che ora potrebbe scatenare un’asta tutta italiana.
Fonte: Gianlucadimarzio.com.