Non è un segreto che l’ex tecnico di Fiorentina e Sampdoria aveva un’altra idea per l’attacco rossonero e per la prima punta pensava ad un profilo più mobile, meno statica e che svariasse e si muovesse in lungo e in largo per tutto il fronte offensivo. Nelle prime gare del precampionato, del resto, Montella aveva spesso e volentieri impiegato M’Baye Niang in quella posizione che gioca e si muove in maniera completamente diversa rispetto a Bacca. Ora, però, la presenza in rosa del bomber principe della scorsa stagione rossonera, cambia i piani del tecnico che non può pensare ad una formazione tipo senza la sua presenza che, in quanto a capacità realizzativa, può spostare nettamente gli equilibri.
Domenica alle 18, quindi, sarà ancora il colombiano a guidare l’attacco rossonero, ma il suo rendimento dovrò essere ben diverso rispetto al Bacca opaco e sprecone che si è visto nel Trofeo Tim e nella gara contro il Friburgo. Non un ultimatum ovviamente, ma l’esigenza di alzare l’asticella delle prestazioni per contribuire a rendere il Milan una squadra pericolosa in avanti. Altrimenti, proprio per io dubbi che Montella ha verso il tipo di calciatore, ci potrebbero essere delle sorprese. Dal rispolverare l’ipotesi di un Niang centrale in attacco, al dare fiducia a Lapadula, che ancora non si è visto, fino addirittura a ripensare al brasiliano Luiz Adriano. Le alternative in prima linea non mancano e Bacca dovrà rispondere presente, in fretta.
This post was last modified on 20 Agosto 2016 - 17:57