Il calciomercato, nelle sue lunghe ed interminabili settimane di parole e caldo, funge come autentico termometro della tifoseria rossonera. Un vero e proprio saliscendi di emozioni: si passa velocemente dall’odio verso la dirigenza alla gratitudine, e nuovamente al punto di partenza. Il momento storico, per chi racconta o per chi vive il rossonero, non è dei più facili, anzi. Le vicissitudini societarie e l’incertezza sulla cessione delle quote sta spazientendo gli amanti del Diavolo, investendo di critiche anche chi, evidentemente, non le merita. Il protagonista dello scenario appena descritto porta il nome di Piotr Zieliński, obiettivo numero uno per il centrocampo.
Il classe ’94, dopo una miriade di nomi alquanto inadatti al blasone meneghino, appartiene alla dimensione corretta per ciò che si vuole e per ciò che potrà essere. Un progetto futuribile per altissimi livelli, ma già pronto per essere titolare. Piotr non merita l’attacco dei tifosi rossoneri sui social, Piotr non merita la negatività che i supporter gli stanno infondendo ancor prima che arrivi, Piotr non merita le critiche. Il nativo di Ząbkowice Śląskie, sia chiaro, non è uno dei fenomeni che il club di Via Aldo Rossi soleva collezionare a cavallo degli anni ’90/’00, ma è un progetto di campione assoluto.
La convocazione ad Euro2016, su diretto consiglio di Robert Lewandoski, incorona una stagione da assoluto protagonista del campionato nostrano. Con il sorprendente Empoli di Marco Giampaolo, anch’egli vicinissimo al Milan prima di Montella, ha saputo realizzare 5 reti e 6 assist in 35 partite da mezzala. Più di chiunque altro nell’attuale roster rossonero, non considerando Bonaventura tra i centrocampisti puri. L’atleta, a differenza di altre idee di mercato, conosce perfettamente la Serie A, avendo vissuto ed essendo cresciuto in Friuli, nella Primavera dell’Udinese. Centrocampista capace di interpretare senza problemi tutti i ruoli della mediana, Zieliński rappresenta il manifesto ideologico di Montella: un calciatore da Montella, per Montella, richiesto da Montella. Fidarsi del polacco, significa fidarsi del tecnico campano. In poche parole, una vera necessità per il Milan. Il prezzo accordato tra rossoneri e friulani, 18 milioni, sembra elevato ed abbastanza dispendioso, ma osservando le caratteristiche tecniche uniche ed i pregi del nazionale biancorosso si colgono le motivazioni. Un talento sul quale puntare. Senza paura. Senza critiche a prescindere.